INTERPRETARE LA STORIA - E. Tortarolo, Le donne e

C5 | INTERPRETARE LA STORIA > TESTO 1 | Edoardo Tortarolo LE DONNE E L ILLUMINISMO Che posizione assunse l Illuminismo a proposito del ruolo della donna nella società e dei suoi diritti e doveri? Proponiamo le riflessioni sul tema dello storico Edoardo Tortarolo (n. 1956), in cui l attenzione si concentra, nella seconda parte, sulle opinioni di un grande esponente del pensiero illuminista come Voltaire. Ne emerge un quadro che forse non ci si aspetterebbe, e cioè che nemmeno l Illuminismo, portatore di tante novità a livello culturale e intellettuale, segnò un deciso passo avanti verso il riconoscimento dei diritti delle donne. illuminismo è stato un fenomeno essenzialmente maschile: la discussione scritta e orale che nel suo svolgimento costituisce la trama del movimento di critica razionale all esistente è stata limitata quasi esclusivamente agli uomini. La condizione di minorità giuridica innanzitutto, ma anche intellettuale e professionale, propria del genere femminile era profondamente radicata nella cultura europea settecentesca [ ]. La trasformazione della rappresentazione della donna si può meglio cogliere accennando a quale fosse in linea generale il punto di partenza dal quale effettivamente si svolse il dibattito illuminista. La pervasività1 degli stereotipi si può cogliere in Bayle, che pure fece della critica razionalista il principio della sua riflessione. Nelle Pensées diverses l immagine della donna è dominata dall accusa generalizzata di essere dominata dalle superstizioni clericali e di rappresentare quindi implicitamente proprio un ostacolo al progresso della ragione. [ ] Alla debolezza intellettuale della donna si lega, senza che a Bayle paia esserci contraddizione, la tendenza al vizio, che gli pareva essere in Francia assai radicata. Pur non inclinando all ateismo, «ci sono parecchie donne i cui costumi sono molto corrotti o dalla vanità o dall invidia, o dalla maldicenza o dalla lussuria, o da tutte queste passioni assieme . Esiste un bisogno d autorità da parte delle donne: senza freni esterni, cioè imposti dagli uomini, le donne sarebbero travolte dalle passioni dei sensi. [ ] Voltaire nelle Questions sur l Encyclopédie (1770) all articolo Femme riconosce sì che esiste una superiorità generale dell uomo sulla donna, dovuta alla forza fisica ma anche alle superiori qualità dello spirito maschile, così come ammette la debolezza sociale della donna quando questa ha esaurito la sua funzione riproduttiva: ricorda d altronde con compiacimento gli esempi delle grandi donne che hanno governato popoli e stati: da Elisabetta d Inghilterra a Maria Teresa d Austria sino, L naturalmente, alla legislatrice Caterina di Russia2. Anche nei paesi nei quali vige la legge salica, come la Francia, osservava Voltaire, le donne non potevano regnare, ma potevano essere reggenti: una prova del riconoscimento delle qualità femminili di governo. Piuttosto la tesi della schiavitù naturale della donna nei confronti dell uomo è messa in discussione da Voltaire in chiave anticristiana attraverso la rivalutazione del ruolo riconosciuto alla donna dalla religione musulmana. Nel Femmes soyez soumises à vos maris del 1763, con maggior slancio riprendeva il tema dell ingiusta sottomissione della donna [ ]: la polemica contro l educazione femminile nei conventi come origine dell ignoranza delle donne di alto rango si tingeva anche in questo caso di una vena anticattolica. Le donne come vittime di una tradizione irragionevole meritavano quindi la simpatia e l appoggio di Voltaire. [ ]. L illuminismo. Ragioni e dubbi della modernità, Carocci, Roma 1999 1 pervasività: che tende a diffondersi dappertutto. 2 Caterina II di Russia: nota anche come Caterina la Grande, fu zarina dal 1762 al 1796. COMPRENDERE E INTERPRETARE a Quali pregiudizi sulle donne sono presenti negli scritti di Bayle? b In che modo Voltaire utilizza le argomentazioni a favore delle donne in funzione anticristiana? c Quale posizione assunsero gli intellettuali illuministi a proposito del ruolo della donna? 131

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento