1 LA SPAGNA DI FILIPPO II

L Europa alla ricerca di nuovi equilibri | CAPITOLO 19 1 QUANDO 1556 Filippo II re di Spagna Ritratto di Filippo II eseguito nel 1573 da Sofonisba Anguissola, una nobile italiana che divenne pittrice di corte in Spagna. LA SPAGNA DI FILIPPO II UN RE SECONDO TRADIZIONE Con l abdicazione avvenuta nel 1556 (> C15.5) Carlo V divise i suoi immensi possedimenti assegnando al fratello Ferdinando d Asburgo (riconosciuto imperatore nel 1558) l Austria, la Boemia e l Ungheria, II la Spagna, con i suoi domini in territorio italiano (Milano, e al figlio Filippo Fi Napoli, Sardegna e Sicilia), i Paesi Bassi e la Franca Contea, e le colonie ameriSard cane. Nelle mani di Filippo si raccoglieva, dunque, la parte sicuramente più conm sistente e più ricca dell eredità asburgica. Con il lungo regno (42 anni) di Filippo II prese avvio e si consolidò il cosidlu detto Siglo de d oro, il secolo d oro , il periodo di massimo splendore e potenza della Spagna che con il trattato di Cateau-Cambrésis del 1559 (> C15.5) era Spa riconosciuta quale maggiore potenza europea e, considerati i suoi domistata ricon coloniali, mondiale. ni colo Come il padre, anche Filippo (1527-98) era cresciuto secondo la conC sueta educazione degli Asburgo, ispirata a una tradizione cavalleresca suet che esaltava le imprese e le figure di eroi presi a modello di nobiltà d animo e di coraggio. Ancora più decisa fu la formazione religiosa: d Filippo fu re cattolicissimo e sulle orme del padre, che lo aveva F istruito in tal senso interpretò sempre il suo potere come una missione, quella di cristianizzare le popolazioni che Dio gli aveva assegnato da governare. Con questo bagaglio si presentò, quasi trentenne, sulla scena europea. LE RAGIONI DELLA FORZA SPAGNOLA Filippo II si trovò padrone di un dominio immenso per territori e risorse. In Spagna affluivano costantemente i metalli preziosi dalle colonie americane, soprattutto l argento delle miniere del Potos (oggi in Bolivia). Tanta ricchezza garantiva le aperture di credito che la corona otteneva dai grandi banchieri per finanziare la sua politica di potenza, permettendo il mantenimento di un costosissimo esercito che sarebbe stato a lungo impegnato in continui sforzi bellici. Inoltre grazie alla forte pressione fiscale la Spagna incamerava ricchezze notevoli dalle due aree più attive e prospere del continente, i Paesi Bassi e il Ducato di Milano. Infine, un altro elemento di forza per la Spagna fu il fatto di essere rimasta immune dall avanzata del protestantesimo, grazie a una politica ben determinata a non consentirne la minima infiltrazione anche ricorrendo come vedremo a dure forme di repressione e di controllo. Il fatto di poter contare su un unità politica e religiosa mise al riparo il territorio iberico dagli sconvolgimenti e dalle guerre interne che afflissero altri Stati europei. Questi fattori permisero a Filippo II di trasformare il suo paese avviandolo verso la formazione di uno Stato moderno in grado di realizzare le sue aspirazioni egemoniche sull Europa e di riprendere l ambizioso progetto politico del padre, Carlo V. RICAPITOLANDO Nicholas Hillard, Ritratto di Elisabetta I Tudor, 1574 ca. Nella seconda metà del Cinquecento Elisabetta fu artefice di un periodo di grande splendore per il suo paese. 1 In che modo Carlo V suddivise i propri possedimenti al momento della sua abdicazione? 2 Quale tipo di educazione aveva ricevuto Filippo II? 3 Su quali risorse poteva fare affidamento la Spagna di Filippo II per mantenere il proprio costosissimo esercito? 485 77636R_0000E01_INTE_BAS@0485.pgs 15.09.2021 15:07

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna