APPROFONDIAMO - CONCETTI E IDEE - L’economia-mondo

SEZIONE D | LA COSTRUZIONE DEGLI STATI EUROPEI ticolare concetto storiografico, il concetto di economia-mondo. Questo modello è fondato sul rapporto fra il centro del sistema, dove si concentrano le ricchezze e i beni, e una periferia coSemiperiferia Periferia stituita dalle zone più lontane, che fornisce le materie prime, i beni alimentari e la manodopera per i Materie prime prodotti da far arrivare al centro . Fra questi estremi Manodopera a basso costo si situano le semiperiferie , aree esposte a condizioni di sviluppo e quindi di assimilazione al centro, oppure di decadenza perché strutturate come il centro ma non ancora o non più in grado di recitare un ruolo significativo (> A ). Anche se il monopolio europeo sul mondo non si era ancora pienamente realizzato, il periodo che stiamo studiando ne rappresentò un momento cruciale. Prodotti finiti ad alto profitto Centro RICAPITOLANDO 1 Per quale motivo è possibile affermare che in Europa erano presenti contemporaneamente due differenti processi economici? 2 Quali grandi famiglie di banchieri si imposero nell Europa del Cinquecento? 3 Quali organismi furono fondati dagli Stati europei al fine di controllare il movimento commerciale proveniente dalle colonie? APPROFONDIAMO CONCETTI E IDEE = JDJC. CJD J Quello di economia-mondo è un concetto sviluppato in particolare dallo storico contemporaneo americano Immanuel Wallerstein (1930-2019), nel tentativo di fornire un modello interpretativo capace di andare oltre la storia dei singoli Stati o continenti. Secondo Wallerstein, fin dalla preistoria si sono formate delle aree omogenee dal punto di vista culturale, sociale e soprattutto economico, in particolare per quanto riguarda la produzione e la divisione del lavoro. Ciascuna area per esempio quella mediterranea si presentava come un mondo a sé, collegato in maniera solo marginale ad altri mondi (cioè altre economie-mondo). A partire dal Cinquecento, in Europa si svilupparono tre fattori particolari: la creazione di organizzazioni statali forti e stabili; l espansione geografica; una struttura economica di tipo capitalistico, mirata alla massimizzazione dei profitti e capace di organizzare e controllare la forza lavoro in ogni situazione. La combinazione di questi fattori permise all economia-mondo europea di occupare gradualmente tutti gli spazi e divenire un sistema-mondo globale, anche grazie alla mancanza di altre economie-mondo forti o alla crisi economica e politica di economiemondo prima solide e affermate localmente, come quella cinese. CENTRO E PERIFERIE NEL CINQUECENTO Secondo il modello di Wallerstein, nell economiamondo dell Europa cinquecentesca si possono così individuare: un centro, rappresentato fino al Seicento dall area mediterranea, cioè Italia, Spagna e Portogallo, e in seguito dai paesi affacciati sulla Manica: Inghilterra, Francia (del Nord), Paesi Bassi. Quest area guidava lo sfruttamento delle risorse mondiali e otteneva i massimi guadagni; diverse periferie, alcune delle quali governate direttamente (come le colonie americane), organizzate in modo da fornire materie prime e manodopera a basso costo al centro, il quale a sua volta vi riesportava prodotti finiti a prezzo maggiorato. Le periferie erano dunque sia un bacino di risorse da sfruttare sia un enorme mercato; una semiperiferia che soprattutto nel Seicento comprendeva aree europee in declino come l Italia e i paesi iberici, ma anche zone in crescita come la Germania. 478 77636R_0000E01_INTE_BAS@0478.pgs 15.09.2021 13:54

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna