APPROFONDIAMO - ECONOMIA E SOCIETÀ - Origini e sviluppi del

Economia e società nel Cinquecento | CAPITOLO 18 APPROFONDIAMO ECONOMIA E SOCIET ORIGINI E SVILUPPI DEL CAPITALISMO Il termine capitalismo ha per noi oggi il significato che è stato elaborato nell Ottocento dal filosofo tedesco Karl Marx per indicare un sistema economico (e un periodo storico) caratterizzato dall accumulazione del capitale e dalla separazione fra la proprietà privata dei mezzi di produzione (in mano alla borghesia) e il lavoro salariato. L obiettivo di questo sistema consiste nel realizzare profitto e reinvestire i capitali. Storicamente, le origini del capitalismo vengono collocate intorno al basso Medioevo, all epoca della rinascita delle città, quando si intensificarono gli scambi con una più forte circolazione della moneta e la ripresa dei consumi fece emergere un ceto di banchieri e mercanti-imprenditori. Da questi ultimi nacquero le forme produttive a domicilio denominate protoindustriali . La successiva fase fu quella del capitalismo mercantile, tra il Quattro e il Cinquecento, quando, grazie anche alle scoperte geografiche, iniziò a decollare il grande commercio mondiale. Oltre al ruolo attivo di nuovi ceti imprenditoriali borghesi furono decisivi i processi di formazione dello Stato moderno, in particolare le politiche mercantilistiche dei grandi Stati, che presero a finanziare industrie e compagnie commerciali, fecero ricorso al protezionismo e avviarono programmi di conquista coloniale. Dal Cinquecento una spinta significativa allo sviluppo capitalistico fu data nei paesi protestanti dal calvinismo, che prescriveva di lavorare molto, risparmiare e reinvestire i capitali. Tra Sette e Ottocento la storia del capitalismo entrò in una nuova fase, detta del capitalismo industriale, che conobbe una grande accelerazione con la Rivoluzione industriale (a partire dalla Gran Bretagna), con l avvento delle macchine a vapore, la concentrazione in grandi fabbriche, la libera iniziativa degli imprenditori e un numero crescente di operai. Approfondisci gtvp.it/21storia01-32 gtvp.it/21storia01-33 Il mercato di Goa, colonia commerciale portoghese sulla costa occidentale dell India. La regione è rimasta sotto il controllo europeo fino al 1961. IL RUOLO DEGLI STATI NELL ECONOMIA A essere protagonisti di questi processi economico-finanziari non furono, però, esclusivamente gli operatori privati: nel mondo dei commerci internazionali operarono anche gli Stati, soprattutto quelli che possedevano domini coloniali. Come abbiamo visto (> C14.3), la Spagna istituì nel 1503 la Casa de Contrataci n de las Indias, un organismo con sede a Siviglia (per questo chiamata porta delle Indie ) che controllava tutto il movimento commerciale con il Nuovo mondo, assicurando un continuo finanziamento alla monarchia. Altrettanto intenso fu il coinvolgimento dello Stato portoghese: qui la corona, attraverso la Casa da ndia, seguì i traffici delle numerose colonie sparse per i vari continenti ponendoli sotto il suo diretto controllo (> C13.4). In entrambi i casi gli investimenti furono notevoli e le monarchie assunsero il ruolo di veri e propri agenti finanziari. = JDJC. CJD J La realizzazione di una trama di relazioni commerciali ed economiche a livello globale fu un passo fondamentale del processo di affermazione della modernità. La rete di rapporti e i mutamenti economici e geopolitici che da quel momento andarono collegando sempre più strettamente l Europa e il resto del pianeta era così estesa che si è parlato di una unificazione del mondo . Per descrivere l economia interdipendente a livello globale creata dalle potenze europee a partire dal Cinquecento alcuni studiosi hanno utilizzato un par477 77636R_0000E01_INTE_BAS@0477.pgs 15.09.2021 13:54

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna