Dai fatti alla Storia - volume 1

SEZIONE C | NUOVI MONDI, NUOVE VISIONI DEL MONDO Catechismo L insieme dei principi della dottrina cristiana (o più in generale di una qualsiasi dottrina), formulati soprattutto per l insegnamento. Può avere la forma di una serie di domande e risposte. Approfondisci VIDEO Carlo V in Germania e la pace di Augusta Tiziano, Ritratto di Carlo V a cavallo, 1549. Il quadro fu realizzato per celebrare la vittoria di M hlberg sui principi protestanti. QUANDO 1530 Dieta di Augusta alla dottrina luterana la prima forma compiuta attraverso i Loci communes (1521), uno scritto che sistemava i principi fondamentali della Riforma e che ebbe larga diffusione. Anche Lutero ritornò in successive occasioni a precisare la propria dottrina, in particolare nel 1529 con il Grande Catechismo e il più divulgativo Piccolo Catechismo a uso delle parrocchie e delle scuole, con cui si favorì il sorgere di un sistema di istruzione sia religioso sia laico. L ALLEANZA FRA LUTERANESIMO E POTERE POLITICO Mutamenti decisivi si verificarono sul piano politico. Furono, infatti, i principi territoriali a prendere in mano la situazione, diventando i capi politici della Riforma prima che questa prendesse strade pericolose. A questo punto era compiuta l alleanza fra il potere politico e la nuova fede. Con la definitiva scissione dalla Chiesa cattolica era ormai nata la Chiesa protestante, sin da subito sottoposta di fatto al potere laico cui lo stesso Lutero aveva delegato la funzione di controllo e vigilanza. CARLO V E LA RIFORMA Le dinamiche messe in moto dalla Riforma stavano prendendo risvolti politici sempre più rilevanti, che investirono direttamente il potere imperiale. L imperatore Carlo V, come abbiamo visto, era preso in quegli anni dalla lotta contro il re di Francia e dallo scontro con il sultano turco (> C15.2-15.4): il dilagare della Riforma aggiunse quindi ulteriori motivi di preoccupazione per la riuscita del suo progetto politico universalistico. Il tentativo di dare stabilità politica all Impero sarebbe stato impossibile senza una pacificazione nel cuore della compagine imperiale. Carlo V si impegnò in tal senso: provò, dapprima, a far incontrare luterani e cattolici nella dieta di Spira del 1526, dove le richieste luterane ebbero modo di fare passi avanti, fino a ottenere l abolizione delle disposizioni dell editto di Worms. Ma una seconda dieta, tenuta sempre a Spira nel 1529, ristabilì il ritorno al cattolicesimo in tutti i territori imperiali. A seguito di questa decisione i principi e le città luterane sollevarono una formale protesta presso l imperatore e da allora cominciarono a essere chiamati protestanti . Una successiva dieta si riunì ad Augusta nel 1530, con la partecipazione dello stesso Carlo V. Guidati da Filippo Melantone, i protestanti presentarono all imperatore la cosiddetta Confessione Augustana, un documento che dava sistemazione alla dottrina luterana, cercando soluzioni di compromesso con le posizioni di Roma. Ma l assoluta intransigenza dei teologi cattolici portò Carlo su posizioni di chiusura verso i protestanti, ordinando loro di abbandonare la propria dottrina. LA LEGA DI SMALCALDA La risposta fu altrettanto decisa: i principi e le città protestanti si strinsero nella Lega di Smalcalda (1531), che avrebbe dovuto difendere anche militarmente i suoi partecipanti da qualsiasi attacco. Nell ultimo degli incontri fra le delegazioni delle due fedi, tenuto a Ratisbona nel 1541, si giunse alla spaccatura netta. Nel frattempo Carlo V era riuscito a ottenere una tregua dai suoi numerosi impegni bellici, sia sul fronte francese sia su quello turco, e nel 1547 poté muovere guerra alla Lega di Smalcalda. 416 77636R_0000E01_INTE_BAS@0416.pgs 15.09.2021 14:02

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna