1 ALLE ORIGINI DELLA RIFORMA

La Riforma protestante | CAPITOLO 16 1 Così doveva apparire a metà Cinquecento il Begijnhof o Beghinaggio, il quartiere dove vivevano isolate dal resto della città le beghine, una comunità laica femminile che osservava i principi della Devotio moderna. Martin Lutero, iniziatore della Riforma, ritratto come giovane monaco in un incisione colorata del 1520. ALLE ORIGINI DELLA RIFORMA LA RICERCA DI UNA NUOVA SPIRITUALIT Nel corso del Trecento e del Quattrocento la Chiesa di Roma era andata incontro a una grave contraddizione: quanto maggiore era il potere acquisito in campo politico e temporale, tanto minore era la capacità di aderire ai principi evangelici e ai valori morali e religiosi che predicava. Come abbiamo visto, insieme alle critiche mosse alla dissolutezza e alla corruzione del clero si erano affermate forme di esperienza religiosa che si richiamavano alla Chiesa delle origini, secondo gli ideali della povertà apostolica. Movimenti di rinnovamento erano stati costantemente presenti, all interno come al di fuori della Chiesa , e nella maggior parte dei casi invocavano una sua sostanziale riforma, un ritorno alle forme primitive del cristianesimo, viste come il punto di massima perfezione che la malvagità umana aveva inquinato. Questi movimenti facevano sentire la loro voce, a volte in forme estreme, a volte attraverso proposte più pacate. Fu questo il caso di due monaci veneziani, Vincenzo Querini e Tommaso Giustiniani, che all inizio del Cinquecento elaborarono un progetto di riforma centrato sulla moralizzazione della vita ecclesiastica e sulla traduzione della Bibbia in volgare perché fosse compresa da tutti. L esigenza di una nuova spiritualità si manifestò anche con la diffusione del movimento della Devotio moderna, affermatosi già da tempo nei Paesi Bassi. I suoi adepti si dedicavano alla cura di poveri e malati e all istruzione dei giovani. Il punto centrale su cui gravitava la vita del movimento era la lettura diretta dei testi sacri e la loro meditazione, in chiave intimista e soggettiva, seguendo l esempio della vita di Cristo. Non a caso l opera cui facevano riferimento i suoi fautori si intitolava Imitazione di Cristo, scritta dal monaco e mistico Tommaso da Kempis nel 1441. IL RITORNO AI PRINC PI EVANGELICI E L UMANESIMO DI ERASMO Il movimento della Devotio moderna ebbe forti legami con gli umanisti, in particolare con gli esponenti di quell umanesimo cristiano che aveva come punti di riferimento l inglese Tommaso Moro (> A , pag. 404), l autore della fortunata Utopia, e l olandese Erasmo da Rotterdam (> C12.2). PAROLE DALLA STORIA Utopia Il termine fu coniato da Moro, raffinato studioso della lingua greca. formato dalle parole ou ( non ) e topos ( luogo ), significando dunque luogo inesistente , ma la u iniziale potrebbe derivare da eu ( bene ): quindi un luogo felice che magari non esiste, ma sarebbe bello se ci fosse. questo infatti uno dei significati odierni, insieme a quello di ideale lontanissimo, impossibile da realizzare. 403 77636R_0000E01_INTE_BAS@0403.pgs 15.09.2021 14:00

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna