MI PREPARO ALL’ORALE

C8 | MI PREPARO ALL ORALE [ LA CRISI DEI POTERI UNIVERSALI > 8.1 Il papato, nel corso del Trecento, tentò di costituire una sua solida struttura politica e finanziaria centralizzando il potere nella figura della monarchia papale. Ma molte critiche giunsero da movimenti o Ordini mendicanti che vedevano in questa scelta la perdita di valori spirituali. L altro potere universale, l Impero, viveva mutamenti caratterizzati dalle tendenze centrifughe di principati e città e dalla mancanza di unità territoriale. Lo stesso imperatore non disponeva degli strumenti politici ed economici necessari a imporre il suo primato, mentre le monarchie nazionali si andavano organizzando saldamente. > 8.2 Con l avvento al soglio pontificio di Bonifacio VIII ripresero energia le posizioni teocratiche all interno della Chiesa. Ma a queste si oppose il re di Francia Filippo il Bello che intendeva rafforzare il potere monarchico. Mentre Bonifacio ribadiva la giurisdizione della Chiesa in tutta Europa, il monarca francese reagì con forza facendo catturare il papa. La stessa sede pontificia fu spostata in Francia, ad Avignone, dove si susseguirono papi francesi fino al 1377. Ad Avignone fu creata una corte sfarzosa al pari di quelle signorili, provocando richiami alla riforma morale della Chiesa da spiriti come Caterina da Siena. Ad Avignone comunque si ebbe un processo di rafforzamento politico del papato con il consolidamento delle istituzioni della curia. La figura del pontefice si impose come quella di un potente monarca. > 8.3 Nel 1377 la sede papale rientrò a Roma ma l anno successivo, nel 1378, iniziò lo scisma d Occidente: furono eletti due pontefici di differente obbedienza , l una romana, l altra avignonese. Per sanare questa frattura si fece ricorso all istituto del concilio, che ] Audio RIPASSO rappresentava tutti i cristiani. Intanto studiosi e teologi riflettevano criticamente sulla teocrazia pontificia, tra questi il filosofo Marsilio da Padova e il francescano Guglielmo di Ockham. Con l affermazione della teoria conciliarista, che stabiliva l obbedienza del papa ai decreti del concilio, si ristabilì l unità della Chiesa sotto un solo papa, a Roma (1417). > 8.4 Negli anni dello scisma si formarono in Europa movimenti popolari e di rinnovamento spirituale che tentavano di coniugare esigenze di natura religiosa con aspettative di tipo sociale. il caso dei lollardi seguaci del teologo inglese Wyclif, molto critico verso la mondanizzazione della Chiesa e la sua struttura gerarchica. Anche in Boemia si sviluppò un movimento di riforma religiosa intriso di un sentimento nazionale fortemente antitedesco, ispirato dal teologo Jan Hus. Hus venne condannato al rogo ma i suoi seguaci, detti hussiti, si impegnarono anche con ribellioni antimperiali con lo scopo di riformare l ordine sociale e ottenere l autonomia nazionale. Anche questo movimento stava a dimostrare la crisi dell universalismo religioso e laico. LA FRAMMENTAZIONE IMPERIALE E L ASCESA DEGLI ASBURGO > 8.5 L avanzare delle tendenze particolaristiche all interno dell Impero procedeva di pari passo con l acquisizione di autonomia dei poteri locali. Fra questi un ruolo di primo piano ebbero le città dell area baltica che costituirono la Lega hanseatica, una vera potenza politica e commerciale nell area imperiale. L Impero era dibattuto fra le complicazioni del sistema di elezione dell imperatore e la debolezza delle dinastie che si succedevano al trono. Solo con l avvento di Rodolfo I della famiglia Asburgo (1273) si rinnovò l aspirazione imperiale a rafforzare il potere sovrano 77636R_0000E01_INTE_BAS@0220.pgs 15.09.2021 15:39

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna