T11 LAT - Una volta… e ora

LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI T11 Una volta e ora tratto da Liber, carme 72 LATINO Il carme si riallaccia al motivo della promessa non mantenuta del carme 70 ( T10) e al dolore conseguente alla separazione espresso nel carme 8 ( T9), e stabilisce una importante differenza tra la passione incontrollabile (amare) e un affetto non disgiunto dalla stima (bene velle). D ce ba s quo nda m | so lu m te no sse Ca tu llu m, Le sb a , ne c prae me | ve lle te ne re Io ve m. Metro: distici elegiaci 5 Dicebas quondam solum te nosse Catullum, Lesbia, nec prae me velle tenere Iovem. Dilexi tum te non tantum ut vulgus amicam, sed pater ut gnatos diligit et generos. Nunc te cognovi; quare etsi impensius uror, multo mi tamen es vilior et levior. «Qui potis est? inquis. Quod amantem iniuria talis cogit amare magis, sed bene velle minus. 1-2. Dicebas quondam Iovem Il carme è rivolto a Lesbia (il vocativo, che apre il secondo verso, è collocato subito dopo l accusativo del nome proprio di Catullo alla ne del primo verso) e le ricorda quando una volta (quondam) diceva di conoscere (nosse = novisse, ha valore erotico, come anche tenere) soltanto il poeta e di preferirlo a Giove in persona. Il richiamo intratestuale al carme 70 è qui evidente (Nulli se dicit mulier mea nubere malle / quam mihi, non si se Iuppiter ipse petat, vv. 1-2 T10). 3-4. Dilexi tum et generos Catullo rievoca con amarezza quel tempo (tum) in cui amava Lesbia (te) non come la gente comune (vulgus) può amare una concubina (amicam), ma con l affetto pulito e liale di un padre verso gli e generi. Dilexi: diligere anticipa in termini ancora generici il bene velle nale. pater ut: anastrofe* (equivale a ut pater). gnatos... generis: osserva come i due termini sono legati da allitterazione* e omeoteleuto*. Gnatos equivale a natos. 5-6. Nunc te cognovi levior Nunc: segna il forte scarto rispetto al passato, con la presa di coscienza della vera natura di Lesbia, i cui comportamenti hanno modi cato i sentimenti del poeta, che ammette di bruciare di una passione più ardente (impensius uror), ma considera Lesbia ! repetita iuvant p. 405 molto più spregevole (vilior) e insigni cante (levior). etsi: ha valore concessivo. 7-8. Qui potis est?... minus Nel distico nale è introdotta una domanda ttizia sulla possibilità di questa scissione tra passione e affetto, e l interlocutore potrebbe essere Lesbia. Qui: corrisponde a quo modo. potis est: è usato come neutro (la domanda signi ca dunque come è possibile? ). Quod: con valore causale introduce la risposta: una tale offesa (iniuria, termine della sfera giuridica, indica la rottura del patto amoroso) costringe (cogit) chi ama ad amare di più (e nota il paradossale poliptoto* amantem amare), ma a voler bene di meno. Analisi del testo Il contrasto tra passato e presente Nei primi quattro versi, Catullo rievoca i bei tempi andati (quondam), quando Lesbia gli prometteva un amore esclusivo e il poeta la amava di un amore profondo, pulito, intenso. Il Nunc iniziale del v. 5, insieme al passaggio dal tempo perfetto al presente, segna quello, traumatico, alla presa di coscienza: il fuoco d amore non si è 404 estinto, ma Catullo sa di avere davanti una donna da poco. Uno stesso contrasto tra passato e presente si incontra nel carme 8 ( T9); ma il componimento in esame esprime una fase successiva del distacco, con il poeta ormai rassegnato alla propria condizione di amante infelice.

Tua vivit imago - volume 1
Tua vivit imago - volume 1
Età arcaica e repubblicana