Tua vivit imago - volume 1

L autore Terenzio affascinò, inoltre, il filosofo francese Michel de Montaigne (1533-1592), che citò spesso versi terenziani nei suoi Essais ( Saggi ) e che fece incidere la massima Homo sum: humani nihil a me alienum puto su una trave della sua biblioteca. Notevole è, inoltre, la fortuna poetica del titolo dell Heautontimorume nos, ripreso dal poeta francese Charles Baudelaire (1821-1867) in un testo, L Héautontimorouménos, della raccolta I ori del male (1857), nel quale il tema della punizione di sé stessi allude al dualismo dell essere umano, insieme vittima e carnefice: «Sono la piaga e il coltello! / Sono lo schiaffo e la guancia! / Sono le membra e la ruota, / la vittima e il carnefice! (vv. 21-24, trad. C. Rendina). Il poeta italiano Guido Gozzano (1883-1916) intitolò Totò Merùmeni un componimento compreso nella raccolta del 1911, I colloqui, nel quale il protagonista (il cui nome allude, storpiandolo, al titolo terenziano) punisce sé stesso condannandosi a un esistenza solitaria: «Dopo lo studio grave, scende in giardino, gioca / coi suoi dolci compagni sull erba che l invita; / i suoi compagni sono: una ghiandaia r ca, / un micio, una bertuccia che ha nome Makakita... (II, 17-20). Un episodio singolare della fortuna di Terenzio nell età contemporanea è costituito dal romanzo La donna di Andro (1930) dello scrittore americano Thornton Wilder (1897-1975), una riscrittura in prosa dell Andr a, nella quale la vicenda ripresa dal modello classico serve in realtà a porre questioni etiche attuali (come i diritti e l educazione delle donne oppure le condizioni di vita degli immigrati), sullo sfondo della crisi del mondo antico che precede l avvento del cristianesimo. Una scena del film Sogno di una notte di mezza estate diretto da Michael Hoffman (1999), trasposizione cinematografica dell omonima commedia teatrale di Shakespeare. In alto, Guido Gozzano. 233

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Età arcaica e repubblicana