Tua vivit imago - volume 1

PERCORSI TEMATICI Il riso e il carnevalesco Il rovesciamento dei ruoli sociali Testo PLUS - Plauto, Mostellaria (atto II, scena II, vv. 440-528) In una scena della Mostellaria troviamo una delle più elaborate e spettacolari beffe del teatro plautino, nella quale si realizza in modo esemplare il rovesciamento carnevalesco dei rapporti familiari e sociali, con il servo che inganna il padrone e il figlio che approfitta dell assenza del padre per fare baldoria. Tito Maccio Plauto 255-250 a.C - 184 a.C. Il carnevalesco negli antichi culti T1 - Ovidio, Fasti (III, 523-542 e 675-696) In un brano del poema ovidiano dedicato alle feste dell anno romano, i Fasti, è descritta una festa popolare ed è raccontato un episodio mitico burlesco legato a essa: sia la festa sia la burla sono espressione genuina della dimensione carnevalesca. Publio Ovidio Nasone 43 a.C. - 17 d.C. La tecnica per «far ridere il giudice T2 - Quintiliano, Institutio oratoria (VI, 3, 7-10) Il riso può essere anche una tecnica utile nel contesto di un processo, per condizionare il giudice mettendolo di buon umore e distogliendo la sua attenzione dal merito della causa: è quello che suggerisce il retore Quintiliano in un brano del suo trattato sulla formazione dell oratore. Marco Fabio Quintiliano 35 ca - 96 d.C. La burla come omaggio al dio Riso T3 - Apuleio, Metamorfosi (III, 9-11) Lucio, il protagonista del romanzo di Apuleio, è vittima di un colossale e, per certi aspetti, crudele scherzo ordito ai suoi danni da un intera città nel giorno della festa del dio Riso. Apuleio 125-180 d.C. Il pericoloso potere del riso T4 - Umberto Eco, da Il nome della rosa In un brano del romanzo di Umberto Eco un personaggio che crede nell autorità e nella tradizione fino ad arrivare all omicidio pur di difenderli spiega bene perché, dal suo punto di vista, il riso costituisca una pericolosa minaccia ai suoi valori. 210 Umberto Eco 1932-2016

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Età arcaica e repubblicana