Il teatro greco
Il TEATRO greco
In 2 parole
Uno spazio per i CITTADINI, integrato con il PAESAGGIO
Una forma funzionale
Nel teatro greco gli spettatori assistono agli spettacoli seduti su una gradinata in pietra, detta càvea.
La forma a semicerchio, che sfrutta il pendio naturale del terreno, permette agli spettatori di avere un’ottima visuale da qualunque posto. La forte inclinazione della gradinata, inoltre, evita l’eco e la dispersione del suono contribuendo a rendere perfetta l’acustica del teatro.
Il luogo in cui si svolge lo spettacolo ha la forma di un cerchio ed è chiamato orchestra: qui si esibiva il coro, composto da cantanti e ballerini, che in origine avevano il ruolo principale negli spettacoli. I coristi accedevano all’orchestra tramite due corridoi laterali scoperti.
Opposta alla càvea si trova la scena: nei teatri più antichi è un semplice fondale; solo col tempo, via via che gli attori acquistano più importanza del coro, la scena assume dimensioni maggiori, fino a diventare una facciata monumentale a più piani, con varie porte da cui gli attori entrano ed escono.
Oltre la scena gli spettatori possono ammirare la natura della vallata, che è parte integrante della scenografia e, con i suoi colori e i suoi profumi, accentua l’impatto emotivo dello spettacolo.
Il Teatro di Epidauro
Risale al IV secolo a.C. uno dei teatri greci meglio conservati, il Teatro di Epidauro. La sua càvea ha 55 file di sedili, divise in una zona alta e in una zona bassa da un corridoio e in spicchi da lunghe scalinate che servivano agli spettatori per raggiungere il proprio posto. Le prime file, con sedute in raffinata pietra rosa, erano riservate ai personaggi più importanti della città; le altre avevano invece sedili ricoperti di legno. Complessivamente il Teatro di Epidauro poteva ospitare fino a 14 000 persone.
Al centro si vede ancora l’altare dedicato a Dioniso, il dio protettore del teatro.
E oggi?
LA CÀVEA DEL PARCO DELLA MUSICA
InsegnArti - volume B
Storia dell’arte