LETTURA D’OPERA - La zattera della Medusa di Théodore Géricault
LETTURA D’OPERA – COMPRENDI E APPREZZA
LA ZATTERA DELLA MEDUSA
di Théodore GÉRICAULT
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Il soggetto Nel luglio del 1816 la nave francese Medusa affonda. Quasi tutti i naufraghi muoiono, solo 15 sono tratti in salvo dalla nave Argo, dopo 12 giorni in balìa delle onde a bordo di una zattera, senza cibo né acqua. Géricault rappresenta il momento più drammatico e nello stesso tempo più emozionante: quello in cui i naufraghi raccolgono tutte le loro forze per riuscire a farsi avvistare dalla nave che li salverà.
La storia Géricault, che all’epoca ha 27 anni, rimane molto colpito dall’evento, tanto da realizzare un dipinto di grandissime dimensioni, in genere riservate a importanti soggetti storici, che espone al Salon di Parigi del 1819. La tela fa scandalo per il suo realismo e per l’attualità dei fatti.
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I gesti e le espressioni esprimono tutta l’angoscia e l’emozione del momento. La composizione sembra oscillare tra due spinte contrapposte – l’onda minacciosa e la nave lontana – a simboleggiare il dramma della condizione umana, sospesa tra la disperazione e la speranza della salvezza.
La forte contrapposizione di luci e ombre, ispirata a Caravaggio, accentua la drammaticità della scena: la luce illumina i corpi rappresentati con crudo realismo e ne mette in evidenza la perfetta resa anatomica, tipica della pittura di Michelangelo.
InsegnArti - volume B
Storia dell’arte