La Divina Commedia

Come funziona il libro Questa edizione integrale della Divina Commedia presenta, oltre all approfondimento di 41 canti, a 12 videolezioni e 100 audioletture, importanti elementi didattici progettati sulla base delle reali esigenze collettive della classe e individuali dell alunno. Canto 1 Canto I La selva oscura TEMPO LUOGO Notte: giovedì 24 marzo (o 7 aprile) 1300 mattino: venerdì 25 marzo (o 8 aprile). (Emisfero boreale): selva oscura, essa si trova fuori dall Inferno e ai suoi margini sorge un colle illuminato dai raggi del sole. Canto 1 Canto PERSONAGGI I Catone TEMPO Virgilio Dante Ore 5 circa antimeridiane Domenica 27 marzo (o 10 aprile) 1300. Sommario Nella notte tra il 24 e 25 marzo (o 7 e 8 aprile) del 1300 Dante si trova, senza sapere come, in una selva oscura, piena di insidie e di pericoli che lo riempiono di angoscia. Dante, secondo il canone della poesia classica, dichiara che l argomento del Purgatorio sarà meno doloroso di quello dell Inferno e per elevare il suo stile poetico invoca Calliope, la musa ispiratrice dell epica. « (vv. 13-30) Il colle Virgilio Dante Catone Mezzogiorno: mercoledì 30 marzo (o 13 aprile) 1300 « (vv. 31-60) Le tre fiere « (vv. 112-136) Il viaggio nell Oltretomba Il poeta latino gli consiglia di seguire una via diversa per evitare la lupa, la quale uccide chiunque le vada incontro, finché un cane da caccia provvidenziale non la ricaccerà nell Inferno da dove è uscita. Lo esorta, quindi, a seguirlo: gli farà da guida nei due regni oltremondani dell Inferno e del Purgatorio, poi, se lui vorrà, lo affiderà a un anima più degna (Beatrice) che lo condurrà nel Paradiso. Dante fiducioso lo segue. PERSONAGGI Paradiso Terrestre Sfera del fuoco (tra la superficie terrestre e il Cielo della Luna) Beatrice Dante PERSONAGGI CITATI Apollo Marsia Glauco « (vv. 1-36) Proemio Dante presenta nel proemio l argomento di questa Cantica: la gloria di Dio che anima tutto l universo, l inadeguatezza della memoria a raccontare l esperienza delle cose viste nel regno santo. Segue l invocazione ad Apollo, da cui Dante spera di ottenere l ispirazione poetica e quell alloro, a cui ormai raramente gli uomini aspirano. del Purgatorio Ma tre fiere gli sbarrano il cammino: una lonza, un leone affamato e una lupa insaziabile. LUOGO Sommario « (vv. 13-111) Catone custode Dopo aver vagato fino all alba, giunge alle pendici di un colle illuminato dal sole; riacquistata la speranza di mettersi in salvo, inizia ad ascenderlo. I L ascesa al cielo TEMPO « (vv. 1-12) Proemio « (vv. 1-12) Lo smarrimento nella selva Quando ormai, in preda allo sconforto, sta tornando indietro, ecco che gli appare una figura d uomo, al quale si rivolge per avere aiuto. L uomo gli dice d essere Virgilio, l autore dell Eneide. Dante, commosso di incontrare il suo poeta prediletto, dopo avergli manifestato tutta la sua stima e la sua ammirazione, ne implora il soccorso da quella lupa bramosa che lo sospinge verso il basso. PERSONAGGI Spiaggia dell isola ai piedi della montagna del Purgatorio (emisfero australe). Sommario « (vv. 61-111) L incontro con Virgilio Canto LUOGO Uscito dal buio dell Inferno il poeta contempla: il cielo stellato che comincia a rischiararsi, lo splendore del pianeta Venere e una costellazione non visibile nel cielo dell emisfero abitato. Dante infatti si trova sull unica terra che emerge nell emisfero meridionale del globo: la montagna del Purgatorio. Improvvisamente Dante si vede accanto un vecchio, dall aspetto nobile e dal volto luminoso, che chiede ai due pellegrini chi siano e come siano riusciti a fuggire dall Inferno. Quell uomo venerando è Catone l Uticense, che nell antica Roma lottò contro Cesare per la libertà politica e ora è guardiano del Purgatorio.Virgilio gli spiega le ragioni del viaggio di Dante, lo prega di lasciarli entrare, e si presenta come anima del Limbo, dove si trova anche Marzia, la moglie tanto amata da Catone. Il vecchio acconsente alla richiesta perché una donna del cielo protegge i due pellegrini. Quindi ordina a Virgilio di « (vv. 37-81) Ascesa verso il cielo: il trasumanar La narrazione del viaggio riprende con l indicazione della stagione e dell ora: nell Eden è primavera ed è mezzogiorno, quando Dante vede Beatrice che fissa intensamente il sole e la imita; ma poi è costretto a distogliere gli occhi da quell intenso bagliore e torna a guardare Beatrice. il momento del trasumanar, dell andare al di là dei limiti dell umano che non si può descrivere con parole. Dante sta ascendendo al primo Cielo con il corpo e con l anima ed è attratto dall armonia della musica e da una luce di straordinaria estensione e intensità. compiere i riti di purificazione e di liberare Dante da ogni patina infernale. « (vv. 112-136) Dante e il rito di purificazione Scomparso Catone, è ormai l alba e i due pellegrini si dirigono verso la riva del mare che circonda l isola su cui sorge il Purgatorio. Arrivati in un luogo ombroso, Virgilio deterge il volto di Dante con la rugiada e lo cinge alla vita con un giunco. « (vv. 82-142) La teoria dell ordine universale Beatrice gli spiega, prima ancora che Dante glielo chieda, che essi non si trovano più sulla Terra, ma stanno salendo verso l Empireo. Infatti tutte le cose create sono disposte secondo un ordine che rende l universo simile a Dio e che le fa tendere alla loro meta, che è quella di congiungersi con Dio. Così anche Dante, ormai libero da ogni impedimento, si dirige per forza naturale verso il fine dell uomo, che è Dio. VA SEL Purgatorio o oc Fu Spiaggia Presentazione del canto: ogni canto è corredato da uno schema dove si trovano le indicazioni temporali e topografiche, oltre ai nomi dei personaggi, alla descrizione delle loro pene o il grado di beatitudine. Il sommario è articolato nelle stesse sequenze su cui è strutturata la parafrasi. 676 Canto XVII Esilio e missione di Dante 677 (vv. 1-30) I chiarimenti sul futuro di Dante 1-6 Come Fetonte andò dalla madre Climene per accertarsi di quello che aveva sentito dire di sé, fatto che rende ancora oggi i padri cauti con i figli (nell accontentarli), così ero io, e questa mia condizione era ben compresa sia da Beatrice sia dalla santa luce (Cacciaguida) che prima si era spostata (lungo la croce) per (avvicinarsi a) me. 7-12 Perciò Beatrice disse: «Esprimi l intensità del tuo desiderio in modo che esso appaia ben segnato dal tuo sentimento, non perché la nostra conoscenza aumenti per le tue parole, ma perché ti abitui a esprimere i desideri, così che ti possa essere data soddisfazione . 13-18 «O mio caro capostipite, che t innalzi tanto che, come le menti degli uomini vedono che due angoli ottusi non possono essere contenuti in un triangolo, così tu vedi gli eventi contingenti prima che si realizzino, contemplando il punto (Dio), in cui tutti i tempi sono presenti. 3 6 9 12 15 18 19-27 Mentre io ero insieme a Virgilio su per il monte (il Purgatorio), che purifica le anime, e discendendo nel mondo morto (spiritualmente, l Inferno), mi furono dette sulla mia vita futura parole che mi pesano, benché io mi senta incrollabile ai colpi della sorte; perciò il mio desiderio sarebbe appagato dal sapere quale destino mi si avvicina, perché un colpo previsto si avvicina più lentamente . 2 24 27 28-30 Così io dissi a quella stessa luce che prima mi aveva parlato, e il mio desiderio fu manifesto come aveva voluto Beatrice. I l commento ai versi: oltre alla parafrasi (presente in tutti i canti), nei 41 canti commentati la colorazione delle note distingue le informazioni che riguardano il significato letterale dei versi (in nero) da quelle che illuminano il senso allegoricomorale (in azzurro-ciano). (vv. 31-99) L esilio imminente 31-45 Quell affettuoso padre, nascosto (nell aspetto umano) e visibile attraverso la sua letizia non (mi) rispose con oracoli oscuri, nei quali i pagani si perdevano prima che fosse ucciso l Agnello di Dio (Cristo) che cancella i peccati, ma con parole chiare e linguaggio preciso: 1-6. Qual ... sito: il canto si apre con una si- militudine mitologica, secondo le regole della retorica medievale di intrecciare al presente elementi tratti dal mito. Dante si paragona a Fetonte, perché, come lui, ha ascoltato parole che lo hanno turbato, e cioè le oscure profezie di Ciacco (Inferno VI, 58-75), Farinata degli Uberti (Inferno X, 79-81), Brunetto Latini (Inferno XV, 61-72), Vanni Fucci (Inferno XXIV, 140-151), Corrado Malaspina (Purgatorio VIII, 133-139), Oderisi da Gubbio (Purgatorio XI, 139-141), Bonagiunta da Lucca e Forese Donati (Purgatorio XXIV, 43-45; 8890). Quanto al mito di Fetonte, esso è monito alla prudenza dei padri nel fare concessioni ai propri giovani figli ( Personaggi). 11-12. ma perché ... ti mesca: la metafora della sete allude al desiderio di conoscere. Beatrice sollecita Dante a esprimere ciò che desidera: egli deve abituarsi a rivelare la sua 30 33 36 sete (di sapere), perché i beati possono dargli da bere (mesca, da mescere) la verità. 13. O cara piota ... insusi: piota letteralmente significa «pianta del piede ; qui, in senso figurato, vuol dire ceppo, radice; insuso è un neologismo dantesco da in + suso, sopra. 15-18. non capere ... presenti: è qui enunciata una regola geometrica: la somma degli angoli interni di un triangolo è di 180°; gli angoli ottusi sono quelli di più di 90°; di conseguenza, in un triangolo non ci può essere più di un angolo ottuso. La forza di questa dimostrazione geometrica si salda con l argomentazione teologica: come la mente umana intuisce la certezza di tale regola, così Cacciaguida conosce gli avvenimenti prima che accadano, poiché contempla la mente di Dio in cui non ci sono passato, presente e futuro, ma esiste solo un eterno presente. - v. 16 contingenti: Parole in chiaro. 20-27. su ... più lenta: questi versi ricapito- lano il viaggio di Dante nell oltretomba. Il pellegrino allude anche alle angosciose profezie sul proprio destino: egli si sente incrollabile ( v. 24 tetragono: Parole in chiaro) al mutare della sorte, eppure preferirebbe sapere quello che il futuro gli prepara, perché un male previsto sembra essere meno dannoso. 30. confessa: dal latino confiteor, confessare, esprimere i propri più intimi pensieri. 31-36. Né ... proprio riso: Cacciaguida avvolto nella sua luce appare visibile grazie a tale splendore e risponde alle domande di Dante con un discorso chiaro e puntuale (preciso latin), non come i responsi degli oracoli pagani. Ambage (dal latino ambages) significa «espressione ambigua con allusione alle ambiguità degli antichi oracoli; gente folle sta per «pagani , poiché non credevano in Dio, ma negli dèi falsi e bugiardi. 39 42 45 48 51 54 57 60 63 66 69 «La contingenza, che fuor del quaderno de la vostra matera non si stende, tutta è dipinta nel cospetto etterno: necessità però quindi non prende se non come dal viso in che si specchia nave che per torrente giù discende. Da indi, sì come viene ad orecchia dolce armonia da organo, mi viene a vista il tempo che ti s apparecchia. Qual si partio Ipolito d Atene per la spietata e perfida noverca, tal di Fiorenza partir ti convene. Questo si vuole e questo già si cerca, e tosto verrà fatto a chi ciò pensa là dove Cristo tutto dì si merca. La colpa seguirà la parte offensa in grido, come suol; ma la vendetta fia testimonio al ver che la dispensa. Tu lascerai ogne cosa diletta più caramente; e questo è quello strale che l arco de lo essilio pria saetta. Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e l salir per l altrui scale. E quel che più ti graverà le spalle, sarà la compagnia malvagia e scempia con la qual tu cadrai in questa valle; che tutta ingrata, tutta matta ed empia si farà contr a te; ma, poco appresso, ella, non tu, n avrà rossa la tempia. Di sua bestialitate il suo processo farà la prova; sì ch a te fia bello averti fatta parte per te stesso. 37-42. La contingenza ... discende: l insieme delle cose contingenti, che non vanno oltre i limiti del mondo terreno, è presente nella mente di Dio, che però non ne condiziona l andamento; allo stesso modo il movimento di una nave che discende lungo la corrente mentre qualcuno la osserva, non è determinato dalla volontà di chi la guarda. Dante qui afferma che gli eventi del mondo sono dovuti unicamente alla libera volontà umana. 43-45. Da indi ti s apparecchia: Cacciaguida definisce una soave melodia il doloroso futuro di Dante, perché il beato sa che le sofferenze guadagneranno la salvezza eterna a Dante, il quale espierà i suoi peccati per un ingiusta accusa; da indi significa «dal cospetto eterno , cioè dalla mente di Dio, in cui è presente ogni dimensione temporale. 46-48. Qual ... convene: Dante fa un paragone fra sé e Ippolito, personaggio del mito classico, anche lui costretto all esilio per un accusa falsa e infamante ( Personaggi). Il termine noverca, «matrigna , si può riferire sia ai corrotti politicanti fiorentini, in par- «Gli eventi contingenti, che non oltrepassano l ambito del vostro mondo materiale, sono tutti scritti nella mente eterna (di Dio); tuttavia non prendono da ciò necessità se non come una nave che scende giù lungo la corrente (prende necessità) dallo sguardo in cui si riflette. Da lì (la mente di Dio) così come giunge all orecchio una soave melodia da un organo, mi viene alla vista il futuro che ti si prepara. 46-51 Come Ippolito dovette andarsene da Atene a causa della crudele e spietata matrigna, così ti sarà necessario lasciare Firenze. Questo si vuole e già si cerca (di attuare), e presto sarà raggiunto da chi pensa a ciò (il papa Bonifacio VIII), là dove ogni giorno si fa mercato delle cose sacre. 52-54 Come accade (di solito), la colpa sarà attribuita dalla pubblica opinione ai vinti (i Bianchi, tra cui Dante), ma poi la giusta punizione testimonierà la verità (di Dio) che la dispensa (secondo giustizia). 55-60 Tu lascerai ogni cosa amata e cara, e questo è il primo dolore che la sciagura dell esilio infligge. Tu proverai com è amaro il pane altrui, e com è duro cammino lo scendere e il salire per le scale (dei palazzi) altrui. 61-66 E quello che più ti peserà, sarà la compagnia crudele e sciocca (dei fuorusciti Bianchi), insieme alla quale cadrai in questa valle (l esilio); essa ti si mostrerà ingrata, stupida e del tutto ingiusta; ma ben presto essa, e non tu, avrà le tempie rosse di sangue. 67-75 Il suo stesso modo di agire sarà testimonianza della sua bestialità, così che sarà onorevole, per te, l aver fatto parte per te stesso. ticolare Corso Donati, sia alla Chiesa, nella persona di papa Bonifacio VIII. 49-51. Questo si vuole ... si merca: la metafora di Roma come luogo di turpe mercato dei benefici ecclesiastici è una violenta accusa contro il papa. Nel 1300, Bonifacio VIII, alleato dei guelfi neri fiorentini, stava già tramando contro la parte bianca. Dante, in quell anno Priore del Comune, si oppose alla politica papale d ingerenza nella città. Il programma del pontefice fu messo in opera nel 1301, quando Bonifacio VIII con l appoggio del fratello del re di Francia, Carlo di Valois, causò a Firenze un colpo di Stato e consegnò la città ai Neri. Dante venne condannato per baratteria nel gennaio 1302, mentre si trovava a Roma, ambasciatore presso la Curia, ma in realtà ostaggio del papa. Gli fu comminata una multa di 5000 fiorini per la restituzione di illeciti guadagni e fu condannato all esilio e alla pena di morte se fosse rientrato a Firenze. Ma Dante non si assoggettò alla calunniosa condanna: non pagò la multa, né si dichiarò colpevole ( Dante: la vita e le opere, p. 12). 52-54. La colpa ... dispensa: Dio (ver) punirà i malvagi che hanno ingiustamente accusato Dante. Allude alla misera fine di Corso Donati, capo dei Neri (Purgatorio XX, 8590) e di Bonifacio VIII (Purgatorio XXIV, 82-87). 55-57. Tu ... saetta: la metafora dell arco e della freccia (strale) allude alle frecce dolorose dell esilio che costringerà Dante a lasciare gli affetti e le cose care. 61-66. E ... rossa la tempia: la compagnia scellerata e stolta cui fa riferimento Cacciaguida è quella degli altri esiliati bianchi, che più volte tentarono di rientrare a Firenze dopo il gennaio 1302. Inizialmente il poeta li frequentò, come testimonia il resoconto di una riunione di Bianchi a San Godenzo nel Mugello (8 giugno 1302), in cui compare il nome di Dante; in seguito egli si distaccò da loro e non partecipò alla battaglia della Lastra (luglio 1304; Inferno X), in cui i Bianchi subirono una pesante sconfitta (rossa la tempia). Dante fu così accusato da loro di tradimento (v. 63), ma non si hanno notizie certe di tale vicenda. 309 Canto I Orientarsi nel canto I Orientarsi nel canto I Catone l Uticense Lo smarrimento nella selva oscura PARTE INTRODUTTIVA Purgatorio 30 21 Qual venne a Climené, per accertarsi di ciò ch av a incontro a sé udito, quei ch ancor fa li padri ai figli scarsi; tal era io, e tal era sentito e da Beatrice e da la santa lampa che pria per me avea mutato sito. Per che mia donna «Manda fuor la vampa del tuo disio , mi disse, «sì ch ella esca segnata bene de la interna stampa: non perché nostra conoscenza cresca per tuo parlare, ma perché t ausi a dir la sete, sì che l uom ti mesca . «O cara piota mia che sì t insusi, che, come veggion le terrene menti non capere in tr angol due ottusi, così vedi le cose contingenti anzi che sieno in sé, mirando il punto a cui tutti li tempi son presenti; mentre ch io era a Virgilio congiunto su per lo monte che l anime cura e discendendo nel mondo defunto, dette mi fuor di mia vita futura parole gravi, avvegna ch io mi senta ben tetragono ai colpi di ventura; per che la voglia mia saria contenta d intender qual fortuna mi s appressa: ché saetta previsa vien più lenta . Così diss io a quella luce stessa che pria m avea parlato; e come volle Beatrice, fu la mia voglia confessa. Né per ambage, in che la gente folle già s inviscava pria che fosse anciso l Agnel di Dio che le peccata tolle, ma per chiare parole e con preciso latin rispuose quello amor paterno, chiuso e parvente del suo proprio riso: Mappa interattiva Videolezione PARTE INTRODUTTIVA Dante si smarrisce nella selva oscura Mappa interattiva Videolezione Proemio del Purgatorio Materia della Cantica PARTE NARRATIVA PARTE DESCRITTIVA Secondo regno dove si trovano le anime purganti I. Dante cerca di salire da solo il colle, ma incontra le tre fiere I. A Dante appare un paesaggio stupendo (il cielo azzurro, il pianeta Venere, quattro stelle nelle ultime ore della notte) Invocazione alla musa ispiratrice dell epica: Calliope lonza lussuria leone superbia lupa cupidigia II. La lupa risospinge Dante nella selva oscura, dove il Poeta incontra Virgilio PARTE TEATRALE I. Virgilio si presenta con un agnizione II. Virgilio chiede a Dante perché ritorni nella selva III. Dante risponde che la lupa lo ostacola e chiede aiuto IV. Virgilio propone a Dante di seguire un altra via e profetizza l arrivo del veltro II. Dante vede un vecchio (Catone) illuminato dalla luce delle quattro stelle Virgilio dice di sè che: è dell Italia del nord; è nato sotto Giulio Cesare; ha vissuto sotto l imperatore Augusto; fu poeta; scrisse l Eneide. Prima profezia della Commedia Il veltro ucciderà la lupa; non si ciberà di ricchezze, ma di sapienza, amore, virtute; nascerà tra «feltro e feltro ; sarà la salvezza dell anima; ricaccerà la lupa all Inferno. PARTE TEATRALE Dialogo tra Catone e Virgilio sul viaggio I. Catone chiede l identità dei viandanti e le ragioni del loro viaggio II.Virgilio chiarisce le ragioni e chiede il permesso per passare con una captatio benevolentiae III. Catone suggerisce ai due viandanti di tornare sulla spiaggia e compiere due riti Il viaggio è voluto dal Cielo Primo rito Dante dovrà cingersi di un giunco Secondo rito Dante dovrà lavarsi il viso PARTE DESCRITTIVA EPILOGO L alba subentra alle ultime ore della notte Dante e Virgilio ritornano sulla spiaggia e assolvono ai due riti CANTI_I-X_PURGA.indd 309 07/02/20 10:53 3 Orientarsi nel canto: le sequenze narrative e teatrali dei canti commentati sono organizzate in mappe concettuali, semplici, chiare e inclusive. Le mappe, oltre a visualizzare con immediatezza i temi e gli snodi fondamentali del viaggio di Dante, permettono, attraverso una interattività specifica, la memorizzazione dei concetti notevoli del canto. Paradiso 1

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato