La Divina Commedia

XI e XII: nel primo, Tommaso elogia san Francesco, ripercorrendo la sua vita (vv. 43-117) e accusa i Domenicani che deviano dalla regola (vv. 118-139); nel secondo, Bonaventura tesse le lodi di san Domenico e rimprovera i Francescani corrotti. In sintesi lodando l uno si loda anche l altro, dato che le loro opere sono complementari. città all atteggiamento di «anelito verso l alto del santo e del suo ordine monastico. L alta spiritualità di Francesco lo rende luminoso come il sole nascente e il parallelo tra Francesco e il sole, Assisi e l Oriente, ricorda l allegoria del I canto tra Cristo, il sole e Apollo (Paradiso I, 1-36). Francesco eroe e santo mina nel matrimonio del santo con la Povertà. Francesco ribalta il mondo, combattendo contro la ferma opposizione del padre, il mercante Pietro Bernardone, per la donna che, dopo Cristo, nessuno vuole e che tutti disprezzano. Persegue poi con regale dignità una battaglia con il papato per il riconoscimento della Regola del proprio ordine monastico. Francesco vuole seguire l esempio di Cristo fino al punto di rischiare la vita (sete del martirio) e affida la propria crociata in Oriente non alla violenza delle armi, ma alla forza della parola per convertire il Sultano di Egitto e gli infedeli. Nell elogio di Francesco, Dante allude agli intrighi politico-religiosi del Trecento: il trasferimento della sede papale ad Avignone, le controversie nella interpretazione della Regola tra Francescani «spirituali appoggiati da Ludovico il Bavaro e i «conventuali fedeli al papa avignonese Giovanni XXII, nemico dell imperatore e sottomesso al volere del re di Francia. Il santo, che incarna in sé l autenticità della ricerca spirituale, è il combattente venuto a sconfiggere la «avida lupa , che si è impossessata della Chiesa avignonese, opulenta e corrotta. Il poeta affida al teologo Tommaso d Aquino il ruolo di narratore di secondo grado della vita di Francesco. La biografia suddivisa in sette fasi cronologiche caratterizza il personaggio con una santità eroica e battagliera, rappresentando «solo quello che è più importante per lo scopo e il destino finale, le grandi azioni e i propositi decisivi (E. Auerbach). Il racconto, molto diverso dalla aneddotica francescana ( Altre pagine altri percorsi p. 638), non presenta alcuna idealizzazione di Francesco: la risolutezza magnanima e la regalità di uno spirito eroico si uniscono alla santità del muovere dal grembo stesso della Povertà e del morire sul duro sasso. L allegoria del sole Anzitutto sono descritti il luogo di nascita e l ambiente in cui svolse la sua missione. Assisi potrebbe meglio essere detta Oriente perché fu il luogo di nascita del sole della fede per gli uomini. Il termine medievale Ascesi, per denominare Assisi (v. 53), ricollega la Beato Angelico, San Domenico in preghiera, 1170, Basilica di San Domenico, Bologna Povertà e dignità regale Il racconto della gioventù cul- Le piaghe della crocifissione L immagine finale della morte sulla nuda terra, preceduta dalla impressione delle stimmate, il segno fisico e doloroso della crocifissione, conferma l imitazione di Cristo e l eroica santità di Francesco. Corruzione del «gregge Terminata la celebrazione della vita e della morte di Francesco, san Tommaso deduce le conclusioni e le riporta con perfetta circolarità al tema iniziale della discussione contro la decadenza e la corruzione. La metafora del gregge domenicano che si allontana dal pastore riprende il legame tra Domenico e Francesco e identifica entrambi i santi con Cristo, il buon pastore per definizione. I modelli narrativi e lo stile alto I modelli di Dante sono i panegirici, con cui gli autori e gli oratori latini elogiavano personaggi esemplari, e le leggende agiografiche del Medioevo sulla vita dei santi. Lo schema oratorio prevede un preludio che introduce la funzione di Francesco nell ambito della vita religiosa, una parte centrale riservata al suo panegirico e la conclusione. Al contenuto elevato e alla nobiltà spirituale del personaggio corrisponde lo stile alto: il tono solenne dell apostrofe; le citazioni delle Sacre Scritture e il lessico ricercato (latinismi ricerna, v. 22; sterna, v. 24; uopo, v. 27; consiglio e aspetto, v. 29; et coram patre, v. 62; termini rari come s impingua, v. 25); le numerose figure retoriche (per esempio, la perifrasi indicante la Chiesa, vv. 32-33; la catena delle metafore come sole-Francesco allegoria di Cristo, oriente-Assisi, orto-nascita, vv. 54-55; la catena delle allegorie come Povertà donna amata da Francesco, vv. 58-87 e Cristo primo marito della Povertà, v. 64; la sineddoche del crudo sasso, il roccioso monte Verna dove Francesco ricevette le stimmate, v. 107; l allegoria del gregge che si allontana dal pastore riferita ai domenicani che trasgrediscono la regola dell ordine, vv. 124-129). Paradiso San Francesco 637

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato