La Divina Commedia

372 Canto VII fu l imperatore Rodolfo (I d Asburgo), il quale poteva curare le piaghe a causa delle quali l Italia è morta, tanto che è ormai troppo tardi perché altri possano rianimarla. L altro che sembra volerlo confortare regnò sulla regione da cui nascono le acque che la Moldava (Molta) porta nell Elba (Albia), e che l Elba porta sino al mare (cioè, regna sulla Boemia); ebbe nome Ottocaro, e già da bambino (ne le fasce) fu migliore del suo barbuto figlio Venceslao, pigro e vizioso. 103-111 Quel principe dal naso piccolo, vicino e in grande confidenza (stretto a consiglio) con quello dall aspetto benevolo, morì durante una ritirata (fuggendo), spogliando il giglio dei suoi petali (cioè disonorando la casa di Francia, simboleggiata appunto da un giglio d oro in campo azzurro): guardate come si batte il petto! Vedete l altro come sospira, con la guancia posata sulla mano. Sono padre e suocero (rispettivamente, Filippo III l Ardito, re di Francia, ed Enrico I di Navarra) del male della Francia (Filippo IV il Bello): il dolore che li tortura nasce dalla consapevolezza che la vita del loro erede è corrotta e sanguinaria. 112-120 Quell anima che ha l aspetto così robusto (Pietro III d Aragona) e che intona il proprio canto con quell altra dal grande naso (Carlo I d Angiò), si cinse di ogni virtù (d ogne valor portò cinta la corda); e se il suo successore fosse stato il giovanetto (Alfonso III d Aragona) che siede dietro di lui, il travaso (di vaso in vaso) di valore sarebbe stato eccellente, ciò che non si può dire degli altri eredi: Giacomo (II d Aragona) e Federico (II di Sicilia) ne detengono i reami, ma non il valore (il retaggio miglior). 121-129 Ben raramente la virtù (probitate) umana risale per i rami (cioè, di padre in figlio, come la linfa sale dal tronco ai rami); e ciò è voluto da chi la infonde (Dio), perché la si riconosca (si chiami) come proveniente solo da lui. Questo mio discorso vale per l anima dal grande naso (Carlo I d Angiò) non meno che per l altro, Piero (Pietro III d Aragona), che canta con lui, per la qual cosa (cioè, per il principio di non ereditarietà delle virtù or ora enunciato) la Puglia e la Provenza si tormentano (cioè, i regni di Puglia e di Provenza, ereditati da Carlo II d Angiò, figlio di Carlo I, si dolgono per il suo malgoverno). Tanto la pianta (il figlio) è minore del seme (il padre), quanto più Costanza (moglie di Pietro III d Aragona e figlia di Manfredi di Svevia) può vantarsi del marito rispetto a Beatrice e a Margherita. 130-135 Vedete il re Arrigo d Inghilterra (Enrico III Plantageneto), uomo di fede ma di poco valore, sedere là da solo; questi ha una progenie migliore (ha ne rami suoi migliore uscita; si allude a Edoardo I, figlio di Enrico). Quello tra costoro che è seduto a terra (s atterra) dove la conca è più profonda (più basso), e guarda verso il cielo, è il marchese Guglielmo (Spadalunga, marchese di Monferrato), per il quale la guerra ad Alessandria semina dolore e pianto nel Monferrato e nel Canavese. Rodolfo imperador fu, che potea sanar le piaghe c hanno Italia morta, 96 sì che tardi per altri si ricrea. L altro che ne la vista lui conforta, resse la terra dove l acqua nasce 99 che Molta in Albia, e Albia in mar ne porta: Ottacchero ebbe nome, e ne le fasce fu meglio assai che Vincislao suo figlio 102 barbuto, cui lussuria e ozio pasce. E quel nasetto che stretto a consiglio par con colui c ha sì benigno aspetto, 105 morì fuggendo e disfiorando il giglio: guardate là come si batte il petto! L altro vedete c ha fatto a la guancia 108 de la sua palma, sospirando, letto. Padre e suocero son del mal di Francia: sanno la vita sua viziata e lorda, 111 e quindi viene il duol che sì li lancia. Quel che par sì membruto e che s accorda, cantando, con colui dal maschio naso, 114 d ogne valor portò cinta la corda; e se re dopo lui fosse rimaso lo giovanetto che retro a lui siede, 117 ben andava il valor di vaso in vaso, che non si puote dir de l altre rede; Iacomo e Federigo hanno i reami; 120 del retaggio miglior nessun possiede. Rade volte risurge per li rami l umana probitate; e questo vole 123 quei che la dà, perché da lui si chiami. Anche al nasuto vanno mie parole non men ch a l altro, Pier, che con lui canta, 126 onde Puglia e Proenza già si dole. Tant è del seme suo minor la pianta, quanto, più che Beatrice e Margherita, 129 Costanza di marito ancor si vanta. Vedete il re de la semplice vita seder là solo, Arrigo d Inghilterra: 132 questi ha ne rami suoi migliore uscita. Quel che più basso tra costor s atterra, guardando in suso, è Guiglielmo marchese, per cui e Alessandria e la sua guerra 136 fa pianger Monferrato e Canavese .

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato