La Divina Commedia

40 50 60 Lo stesso carattere di Virgilio è la chiave di questo potere visionario, e dell immortalità in quanto guida di Dante. Chiunque legga la sua poesia con intelligenza e simpatia, come Dante aveva fatto, non può non riconoscere che in quasi tutte le cose essenziali, salvo la rivelazione di Gesù Cristo, egli aveva un anima cristiana. In tutta l Eneide sentiamo che il compito di scrivere un epica di guerra e di conquista doveva essergli risultato ripugnante. Virgilio odiava lo spargimento di sangue, aveva, e lo impersonò nel suo eroe, una devozione profonda per gli ideali morali e altruistici: il suo pius Aeneas1 è assai più idealista dell irato Achille, dell astuto Odisseo, o persino del patriottico Ettore. [...] Ma, soprattutto, ciò che distingue Virgilio dagli altri poeti è il melanconico senso della transitorietà della vita, e il suo concentrarsi, anche in un epica di passioni ardenti e di azioni violente, sul concetto di eterno. Un altro fattore importante che influenzò la scelta di Dante fu che Virgilio era nunzio dell Impero romano. Per il mondo di Dante i due fattori più importanti erano la Chiesa cristiana e il Sacro Romano Impero e Virgilio aveva non solo annunciato la Chiesa e la sua rivelazione attraverso oscure previsioni profetiche, ma aveva cantato l Impero meglio di chiunque altro. Nella sua essenza l Eneide è la proclamazione dell Impero romano come stabilito dalla volontà celeste, e destinato a durare per sempre. [...] Lo stesso credo appare nel modo più coinvolgente nella descrizione drammatica del cerchio più fondo dell Inferno, che è riservato ai traditori dei propri signori. Là Dante vede il traditore supremo, Satana, eternamente immobilizzato nel ghiaccio, mentre mastica nelle sue tre bocche i tre peggiori traditori della Terra. Uno è Giuda Iscariota, gli altri due sono coloro che hanno ucciso il fondatore dell Impero romano, Bruto e Cassio2. E infine, a parte l Impero romano come entità politica, Dante amava Virgilio perché Virgilio amava l Italia. Vi è una descrizione superba dell Italia nelle poesie agresti di Virgilio, che forma il più alto tributo mai offerto a un paese da uno dei suoi cittadini. (Testo tratto da Gilbert Highet, The Classical Tradition, Clarendon Press, Oxford, 1978) 1. Enea è il personaggio che più di ogni altro incarna la tradizione romana, il mos maiorum, la pietas, ovvero la riverenza nei confronti di quanti ci sono superiori (gli dei, i genitori, il comandante, il maestro, la religio, ovvero la ritualità, e la fides, cioè la lealtà e la fedeltà. Nel contempo, si differenzia dagli altri eroi romani perché cerca la risoluzione non con la guerra, ma dapprima attraverso vie alternative, più diplomatiche e ragionevoli. Nell Eneide Virgilio lo rende interprete del tentativo di Augusto di far scordare il tragico periodo delle guerre civili. L imperatore promosse quella pax che da lui avrebbe preso il nome. Per questo Virgilio non scelse come suo eroe Romolo, colpevole di essersi macchiato di un atroce fratricidio che avrebbe potuto rammemorare nei lettori i recenti scontri tra Ottaviano e Marco Antonio. 2. Bruto e Cassio: Dante descrive Lucifero tra i traditori dei benefattori gli uccisori di Giulio Cesare, considerato il fondatore dell Impero romano. nel canto XXXIV dell Inferno. Comprensione e analisi 1 Scrivi una sintesi del testo in circa 100 parole. 2 Perché Virgilio è considerato «il pagano che aveva gettato un ponte sull abisso tra il paganesimo e la cristianità ? 3 Spiega l affermazione di Highet per cui il poema di Virgilio «non nasca accidentalmente, ma come espressione di un vero fatto spirituale: del profondo desiderio di pace, della aspirazione inespressa a un mondo governato dalla bontà di Dio piuttosto che dalle spinte conflittuali dell uomo . 4 Qual è il carattere di Virgilio? Perché è la chiave del «potere visionario di Dante secondo Gilbert Highet? 5 Per quali altre ragioni Dante predilige Virgilio? Produzione Illustra il rapporto di Virgilio con il personaggio Dante nel I canto dell Inferno. Rifletti, poi, sull importanza che riveste in Dante la figura di un maestro, di una persona autorevole che lo prenda per mano nel cammino e nelle scelte della vita. Come si comporta Dante di fronte alle sfide e alle difficoltà della vita? Anche per te è indispensabile avere un maestro, una guida? Di solito, i genitori, almeno fino all adolescenza, ricoprono un ruolo fondamentale nella crescita dei figli, sono riferimenti da imitare. Quali sono i riferimenti a cui guardi e che cerchi di imitare? 37 Inferno La selva oscura

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato