La Divina Commedia

Però, quand ella ti parrà soave tanto, che sù andar ti fia leggero 93 com a seconda giù andar per nave, allor sarai al fin d esto sentiero; quivi di riposar l affanno aspetta. 96 Più non rispondo, e questo so per vero . E com elli ebbe sua parola detta, una voce di presso sonò: «Forse 99 che di sedere in pria avrai distretta! . Al suon di lei ciascun di noi si torse, e vedemmo a mancina un gran petrone, 102 del qual né io né ei prima s accorse. Là ci traemmo; e ivi eran persone che si stavano a l ombra dietro al sasso 105 come l uom per negghienza a star si pone. E un di lor, che mi sembiava lasso, sedeva e abbracciava le ginocchia, 108 tenendo l viso giù tra esse basso. «O dolce segnor mio , diss io, «adocchia colui che mostra sé più negligente 111 che se pigrizia fosse sua serocchia . Allor si volse a noi e puose mente, movendo l viso pur su per la coscia, 114 e disse: «Or va tu sù, che se valente! . Conobbi allor chi era, e quella angoscia che m avacciava un poco ancor la lena, 117 non m impedì l andare a lui; e poscia ch a lui fu giunto, alzò la testa a pena, dicendo: «Hai ben veduto come l sole 120 da l omero sinistro il carro mena? . Li atti suoi pigri e le corte parole mosser le labbra mie un poco a riso; 123 poi cominciai: «Belacqua, a me non dole di te omai; ma dimmi: perché assiso quiritto se ? attendi tu iscorta, 126 o pur lo modo usato t ha ripriso? . Ed elli: «O frate, andar in sù che porta? ché non mi lascerebbe ire a martìri 129 l angel di Dio che siede in su la porta. Prima convien che tanto il ciel m aggiri di fuor da essa, quanto fece in vita, 132 per ch io ndugiai al fine i buon sospiri, se oraz one in prima non m aita che surga sù di cuor che in grazia viva; 135 l altra che val, che n ciel non è udita? . E già il poeta innanzi mi saliva, e dicea: «Vienne omai; vedi ch è tocco merid an dal sole e a la riva 139 cuopre la notte già col piè Morrocco . Perciò, quando la via ti sembrerà agevole come lo scivolare di una nave che segua la corrente, allora sarai arrivato alla meta; quando sarai lassù il tuo respiro affannoso troverà sollievo. Non ti dico altro, ma questo è certo . (vv. 97-139) L incontro con Belacqua 97-102 Appena Virgilio ebbe finito di parlare, una voce si levò vicino a noi: «Forse avrai bisogno di sederti anche prima (di arrivare in vetta)! . Al suono della voce entrambi ci voltammo, e vedemmo a sinistra un enorme macigno, del quale né io né Virgilio ci eravamo accorti. 103-111 Ci avvicinammo; e qui vi erano persone ferme all ombra del masso, come chi si riposa per pigrizia. Uno di loro, che mi sembrava stanco, sedeva tenendo il viso tra le ginocchia, abbracciandole. «Mio dolce signore , dissi, «osserva colui, che sembra il fratello della pigrizia . 112-114 In quel momento si girò verso di noi, ci prestò attenzione, e sollevando il viso dalle gambe disse: «Sali tu, che sei così bravo! . 115-120 Allora lo riconobbi, e l affanno che ancora mi affrettava il respiro non mi impedì di andare da lui; quando poi gli fui vicino, alzò la testa a fatica dicendo: «Hai dunque capito bene come mai il sole qui cammina a sinistra? . 121-126 Il suo comportamento e le sue brevi frasi mi fecero sorridere, poi cominciai: «Belacqua, ora che ti vedo in Purgatorio non sono più in pena per te; ma dimmi, perché te ne stai seduto (assiso) qui in questo modo (quiritto)? Aspetti la scorta, o ti ha ripreso la pigrizia di sempre? . 127-139 Lui mi rispose: «Fratello mio, a che serve andare in su? L angelo di Dio che sorveglia la porta del Purgatorio non mi permetterebbe di entrare e avviarmi ai tormenti espiatori. Prima, è necessario che il cielo giri per tanto tempo quanto girò la mia vita, perché ho rimandato sino all ultimo istante i buoni sospiri del pentimento, a meno che, prima che trascorra questo tempo, non mi venga in aiuto (m aita) la preghiera di un cuore che viva nella grazia di Dio; le altre preghiere a che valgono, dal momento che in cielo non sono ascoltate? . Ma già Virgilio si avviava in salita davanti a me, e diceva: «Vieni via di qui, vedi che il sole già tocca il meridiano celeste (è mezzogiorno), mentre dall altra parte dell oceano la notte si stende sul Marocco . Purgatorio Belacqua 343

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato