CANTO XXXIII – Ugolino

Canto 33 Canto TEMPO Sabato 26 marzo (o 9 aprile) 1300, ore 18. XXXIII Ugolino LUOGO Nono cerchio Lago ghiacciato Cocìto Seconda zona Antenora Terza zona Tolomea. PECCATORI Traditori della patria e del partito (Antenora) Traditori degli ospiti e degli amici (Tolomea). PENA PERSONAGGI I traditori dell Antenora sono distesi nel ghiaccio fino al collo con la faccia rivolta verso il basso I traditori della Tolomea sono distesi nel ghiaccio in posizione supina con la faccia verso l alto in modo che le lacrime degli occhi si congelino. Virgilio Dante Ugolino della Gherardesca - Ruggieri degli Ubaldini Alberigo dei Manfredi - Branca Doria Sommario « (vv. 1-78) Ugolino della Gherardesca Il conte Ugolino della Gherardesca rode con bestiale ferocia la nuca di un dannato. Dante vuole conoscere il motivo del suo orribile pasto, allora quello solleva la bocca insanguinata dal cranio, se la pulisce nei capelli di colui che lo affianca, e comincia a raccontare la sua tragica storia per poter infamare l arcivescovo di Pisa, Ruggieri degli Ubaldini, che in vita determinò la sua rovina e lo lasciò morire di fame rinchiuso in una cella insieme ai figli. « ((vv. 79-90) Invettiva di Dante contro Pisa Dopo aver ascoltato il racconto straziante dell agonia di Ugolino e dei suoi figli, Dante inveisce contro Pisa, augurandole di essere sommersa dalle acque dell Arno. « (vv. 91-150) Colloquio con frate Alberigo Poi Dante e Virgilio avanzano nella Tolomea dove incontrano l anima di frate Alberigo dei Manfredi che ha ucciso a tradimento alcuni parenti. Dante, sapendolo ancora vivo, si stupisce di vederlo in questa zona dell Inferno, ma Alberigo gli rivela che l anima dei traditori, una volta macchiatasi della colpa, si stacca immediatamente dal corpo e piomba nel girone infernale, mentre il corpo rimane sulla Terra, tenuto in vita da un demonio, fino al compimento del tempo destinato. questo anche il caso del suo vicino, il nobile genovese Branca Doria che, per interesse, ha fatto uccidere il suocero Michele Zanche (incontrato da Dante tra i barattieri nel canto XXII). « (vv. 151-157) Invettiva contro i Genovesi Dante rifiuta di liberare al frate gli occhi dal ghiaccio, per non contrastarela volontà divina che ha deciso quella pena e pronuncia una invettiva contro Genova, patria di traditori così spaventosi che meriterebbero di essere estirpati dalla Terra (infatti sono all Inferno già prima della morte del corpo). NTENORA: traditori della pa tria ona A 2a z OLOMEA: traditori degli os a zona T p iti 3

La Divina Commedia
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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato