Tipologia C – Il suicidio tra i ragazzi: la vulnerabilità

Verso l esame di Stato Allenarsi alla prima prova Tipologia C Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità Il suicidio tra i ragazzi: la vulnerabilità al dolore 10 Mario Pio l ha fatta finita a 22 anni, in un casolare di Marcianise. Ma è solo l ultima vittima di una strage silenziosa che ogni dodici mesi falcia in Italia la vita di quasi 500 ragazzi. Sono quattromila gli italiani che si uccidono ogni anno. E di questi, dodici su cento hanno tra i 15 e i 25 anni. I dati dell Organizzzione Mondiale della Sanità mettono i brividi: il suicidio è la seconda causa di morte tra i nostri under 20 dopo gli incidenti stradali. Ne ammazza di più il male di vivere che la droga. Ma sono tanti, tre volte tanto, i ragazzi che vengono riacciuffati per i capelli: ogni anno sono tra i 1000 e i 1500 quelli che tentano l estremo gesto salvati in extremis. Numeri certamente sottostimati, sottolineano gli esperti. «I casi noti sono probabilmente risibili rispetto alla realtà, molti episodi vengono tenuti nascosti a causa dell alone di vergogna che li circonda , sottolinea lo psicologo Gustavo Pietropolli Charmet. Il suicidio non è mai un atto d impulso, riflette Charmet, e non è quasi mai il frutto di una malattia psichiatrica. Muoiono molti più maschi che femmine (in rapporto di 5 a 1), perché usano mezzi molto più cruenti e definitivi per morire e hanno meno attenzioni per il loro corpo. Sono malati? «No, quasi mai. Per questo poi non vengono seguiti dai servizi di neuropsichiatria o dai centri di psicologia adolescenziale, perché non hanno patologie psichiatriche . E allora chi sono gli adolescenti con un progetto di farla finita? «I più belli, i più tranquilli. Quelli da cui non ti aspetteresti mai un gesto del genere . (Testo tratto dall articolo di Francesco Lo Dico, «Solitudine e fragilità nei giovani, boom suicidi , pubblicato su «Il mattino.it di Lunedì 10 Settembre 2018) Alcuni dati del fenomeno Da quarant anni a questa parte, la sindrome di Werther è in preoccupante aumento. Le serie storiche dell Istat rivelano che dagli anni '70 a oggi, in rapporto a una popolazione giovanile calata di circa il 30% tra gli under 25 c è stato un aumento dei suicidi di circa il 10%, stabile nelle ultime due decadi del Duemila. Uno stillicidio, per i millennials. Era solo venerdì scorso, quando un diciannovenne si è steso sui binari di Santa Margherita Ligure, e ha atteso che il treno in arrivo lo straziasse. «Sono troppo grassa , aveva scritto Beatrice, quindicenne di Torino. Poi, ad aprile, la decisione di buttarsi sotto il treno, a Porta Susa. A causa di un brutto voto si è lanciato nel vuoto pochi mesi fa un quindicenne di Mantova. «Scusate se non sono stato all altezza , ha lasciato scritto ai genitori. E poi c è Simone, campano di Avellino proprio come Mario Pio. «Mi uccido , ha scritto su Facebook. Poi si è impiccato a un albero. Per contrappasso, è stato invece il social a salvare la vita di un giovane sardo. Strappato alla morte, prima di gettarsi da un canale, pochi minuti dopo aver pubblicato un video di commiato. Dopo un rimprovero della madre, a febbraio si è impiccato con una sciarpa, nella sua camera, un ragazzino di appena otto anni nel Bresciano . Produzione I dati sul suicidio nel mondo giovanile sono allarmanti. Negli ultimi decenni il numero di ragazzi che hanno deciso di togliersi la vita è in costante aumento. Rifletti sul fenomeno e cerca di spiegarne le cause profonde traendo spunto dalle considerazioni contenute nei due testi riportati, dalle tue letture, da film visti, dalle tue conoscenze, dalle tue esperienze personali. Puoi articolare il tuo elaborato in paragrafi opportunamente titolati e presentarlo con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto. Inferno Pier della Vigna 147

La Divina Commedia
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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato