La Divina Commedia

Un fiume di sangue bollente che scorre ai piedi di una frana, originatasi alla morte di Cristo, e sorvegliato dal Minotauro costituisce il primo girone del settimo cerchio. Il Minotauro è l emblema della bestialità della violenza punita in questo cerchio; anche i Centauri sono per metà uomini e Era lo loco ov a scender la riva venimmo, alpestro e, per quel che v er anco, 3 tal, ch ogne vista ne sarebbe schiva. Qual è quella ruina che nel fianco di qua da Trento l Adice percosse, 6 o per tremoto o per sostegno manco, che da cima del monte, onde si mosse, al piano è sì la roccia discoscesa, 9 ch alcuna via darebbe a chi sù fosse: cotal di quel burrato era la scesa; e n su la punta de la rotta lacca 12 l infam a di Creti era distesa che fu concetta ne la falsa vacca; e quando vide noi, sé stesso morse, 15 sì come quei cui l ira dentro fiacca. Lo savio mio inver lui gridò: «Forse tu credi che qui sia l duca d Atene, 18 che sù nel mondo la morte ti porse? Pàrtiti, bestia, ché questi non vene ammaestrato da la tua sorella, 21 ma vassi per veder le vostre pene . Qual è quel toro che si slaccia in quella c ha ricevuto già l colpo mortale, 24 che gir non sa, ma qua e là saltella, vid io lo Minotauro far cotale; e quello accorto gridò: «Corri al varco; 27 mentre ch e nfuria, è buon che tu ti cale . Così prendemmo via giù per lo scarco di quelle pietre, che spesso moviensi 30 sotto i miei piedi per lo novo carco. Io gia pensando; e quei disse: «Tu pensi forse a questa ruina, ch è guardata 33 da quell ira bestial ch i ora spensi. Or vo che sappi che l altra f ata ch i discesi qua giù nel basso inferno, 36 questa roccia non era ancor cascata. Ma certo poco pria, se ben discerno, che venisse colui che la gran preda 39 levò a Dite del cerchio superno, da tutte parti l alta valle feda tremò sì, ch i pensai che l universo 42 sentisse amor, per lo qual è chi creda più volte il mondo in caòsso converso; per metà bestie e simboleggiano l abbassamento dalla condizione umana che la violenza impone a chi si macchia di tale peccato. Ciononostante tali mostri sembrano in qualche modo possedere più dignità dei peccatori, che vengono solo nominati da Dante. (vv. 1-27) Il Minotauro 1-3 Il luogo dove venimmo a scendere la riva era scosceso (alpestro) e, anche per ciò che vi era, tale che ogni sguardo umano sarebbe desideroso di evitarlo. 4-15 Come è quella frana (ruina) che a sud di Trento precipitò sulla riva dell Adige o per un terremoto o per mancanza di sostegno del suolo, che dalla cima del monte da cui si mosse fino alla pianura la roccia è assai scoscesa ma potrebbe offrire una qualche strada a chi fosse lassù: tale era la discesa di quel burrone (burrato); e sulla cima della costa franata (rotta lacca) era distesa la vergogna di Creta che fu concepita (concetta) nella finta vacca; e quando ci vide, si morse da sé, come colui che l ira consuma dal profondo (dentro fiacca). 16-21 Il mio saggio gridò verso di lui: «Forse tu credi che io sia il principe di Atene (Teseo), che su nel mondo ti portò la morte? Allontanati, bestia, perché costui non viene istruito da tua sorella (Arianna), ma se ne va (vassi) per conoscere le vostre pene . 22-27 Come un toro si libera dai lacci, quando ha già ricevuto il colpo mortale, e non riesce a camminare ma barcolla qua e là, vidi il Minotauro fare lo stesso (cotale); e quello, da uomo accorto, gridò: «Corri al passaggio; mentre è infuriato, conviene che tu scenda (ti cale) . (vv. 28-57) La ruina 28-33 Così ci incamminammo giù per lo scarico di quelle pietre, che spesso si muovevano sotto i miei piedi per il peso insolito (novo). Io camminavo (gia) pensieroso; ed egli (Virgilio) disse: «Tu forse pensi a questa frana (ruina), che è sorvegliata da quella bestia irosa che io ho ora placato. 34-36 Ora voglio che tu sappia che l altra volta che discesi quaggiù nel basso Inferno, questa roccia non era ancora franata. 37-43 Ma certo poco prima, se ben ricordo, che venisse colui che tolse a Dite dal cerchio più alto (superno) la gran preda di anime (Cristo), da tutte le parti il profondo abisso fetido (feda) tremò così che io pensai che l universo provasse amore, per cui vi è chi crede che il mondo più volte sia tornato (converso) nel caos (caòsso); Inferno I Centauri 129

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato