La Divina Commedia

112 Canto X 77-78 «Se essi (i ghibellini) non hanno imparato bene quell arte, ciò mi tormenta più di questo sepolcro. 79-84 Ma non si accenderà cinquanta volte la faccia di colei che governa in questo regno (Proserpina), che tu sperimenterai di persona quanto sia dura quell arte (di ritornare dall esilio). E così possa tu una volta ritornare nel dolce mondo; dimmi: perché quel popolo (i fiorentini) è tanto spietato contro i miei (discendenti) in tutte le sue leggi? . 85-87 Allora risposi: «La strage e il grande massacro (di Montaperti), che colorò di rosso le acque del fiume Arbia, fa fare nella nostra chiesa tale preghiera (fa prendere tali decisioni nelle nostre assemblee) . 88-93 Dopo che ebbe scosso un po il capo sospirando, disse: «A quella battaglia non partecipai solo io e certamente non mi sarei mosso insieme agli altri senza un motivo. Però fui io solo, là dove tutti erano favorevoli a decidere di distruggere Firenze, quello che la difese a viso aperto . 94-99 «Oh, possa la vostra discendenza un giorno trovare pace , lo pregai, «scioglietemi quel dubbio in cui si è avviluppato il mio pensiero. Appare chiaro che voi vedete, se ho ben capito ciò che dite, il futuro e, invece, a proposito del presente obbedite a una regola diversa . 100-108 «Noi vediamo , disse, «come colui che ha un difetto di vista (presbite), le cose lontane; solo questa è la luce che ci concede il sommo signore del mondo (Dio). Quando gli avvenimenti si avvicinano o accadono, la nostra conoscenza è completamente annullata, e se non ce ne porta notizia qualcuno, non sappiamo nulla di ciò che avviene nel mondo. Perciò puoi comprendere che la nostra conoscenza sarà del tutto spenta quando sarà chiusa la porta del futuro (alla fine del mondo) . 109-114 Allora, come preso dal rimorso per la mia colpa, dissi: «Ora direte a quell anima che è ricadu- 77. quell arte: riprende l espressione del v. 51. 78. questo letto: la tomba infuocata in cui giacciono gli eretici evoca i roghi medievali delle pubbliche condanne. 79-80. Ma non cinquanta volte qui regge: non passeranno cinquanta lune (mesi); la faccia de la donna: è Proserpina (Persefone per i Greci), qui identificata con la divinità lunare di Selene. Proserpina, figlia di Zeus e Demetra, fu rapita da Plutone, re dell Ade e fatta sua sposa. Demetra, per riavere la figlia si rivolse a Zeus, il quale ascoltò il pianto della madre e sentenziò che Proserpina rimanesse per sei mesi nel regno degli Inferi e sei mesi sulla Terra con la madre. Nel mito di Proserpina si raffigura l eterno ritmo della vita e della natura, che ogni anno si risveglia a primavera dopo la «morte dei mesi invernali. La dea è identificata anche «S elli han quell arte , disse, «male appresa, 78 ciò mi tormenta più che questo letto. Ma non cinquanta volte fia raccesa la faccia de la donna che qui regge, 81 che tu saprai quanto quell arte pesa. E se tu mai nel dolce mondo regge, dimmi: perché quel popolo è sì empio 84 incontr a miei in ciascuna sua legge? . Ond io a lui: «Lo strazio e l grande scempio che fece l Arbia colorata in rosso, 87 tal orazion fa far nel nostro tempio . Poi ch ebbe sospirando il capo mosso, «A ciò non fu io sol , disse, «né certo 90 sanza cagion con li altri sarei mosso. Ma fu io solo, là dove sofferto fu per ciascun di tòrre via Fiorenza, 93 colui che la difesi a viso aperto . «Deh, se riposi mai vostra semenza , prega io lui, «solvetemi quel nodo 96 che qui ha nviluppata mia sentenza. El par che voi veggiate, se ben odo, dinanzi quel che l tempo seco adduce, 99 e nel presente tenete altro modo . «Noi veggiam, come quei c ha mala luce, le cose , disse, «che ne son lontano; 102 cotanto ancor ne splende il sommo duce. Quando s appressano o son, tutto è vano nostro intelletto; e s altri non ci apporta, 105 nulla sapem di vostro stato umano. Però comprender puoi che tutta morta fia nostra conoscenza da quel punto 108 che del futuro fia chiusa la porta . Allor, come di mia colpa compunto, dissi: «Or direte dunque a quel caduto 111 che l suo nato è co vivi ancor congiunto; con la luna (Selene), signora del mondo notturno. 82. regge: lat. redeas, congiuntivo: possa tu ritornare. 83-84. perché ... legge: i fiorentini esclusero gli Uberti da qualunque provvedimento di condono; anzi, quasi tutte le famiglie degli Uberti furono esiliate, quelle che rimasero a Firenze dovettero subire violenze e umiliazioni, la confisca e la distruzione delle case. 85-86. lo strazio ... rosso: la strage dei guelfi fiorentini nella battaglia di Montaperti (4 settembre 1260) da parte dei ghibellini toscani con a capo Farinata rimase memorabile per molto tempo. 95-100. quel nodo quei ch ha mala luce: il nodo è il dubbio sorto in Dante circa la preveggenza dei dannati: i dannati vedono il futuro (Ciacco nel canto VI e Farinata gli hanno profetizzato eventi futuri), ma non conoscono il presente (Cavalcante non sa nulla del presente del figlio Guido), come i presbiti, che vedono da lontano, ma perdono la chiarezza della visione man mano che le cose si avvicinano. 102. sommo duce: perifrasi per Dio, guida eccelsa. 106-108. Però chiusa la porta: dopo il Giudizio Universale non ci sarà più futuro e tutto sarà immutabile per l eternità. I dannati senza futuro saranno ancora più abbrutiti e i coperchi chiuderanno le tombe degli epicurei. 109. Allor ... compunto: Dante prova rimorso per aver esitato a rispondere a Cavalcante, accentuandone il tormento; allora affida a Farinata il compito di riferirgli che il figlio Guido è vivo e il motivo della sua esitazione.

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato