Violenza e nuove guerre

hanno mostrato come i cambiamenti nell ordine globale, che vanno dall internazionalismo, che dipendeva dagli Stati-nazione, ai regimi di regolamentazione sovranazionale, assumano comunque una varietà di forme che producono effetti di tipo statale. Come vedremo nei prossimi paragrafi, lo Stato continua a essere un importante presenza anche a distanza, tra individui che non vivono all interno dei suoi confini. sociobiologia: disciplina nata nella prima metà degli anni Settanta del secolo scorso che, partendo da una base biologicoevoluzionista, si propone di dare un interpretazione unificante di tutti i comportamenti sociali delle varie specie animali, fino all uomo. 2.3 VIOLENZA E NUOVE GUERRE | Per gli antropologi dell inizio del No- vecento lo studio e l interesse per il conflitto e la guerra erano saltuari e di importanza secondaria, anche se la maggior parte di loro si trovò costretta a prolungare o cambiare la propria ricerca sul campo proprio a causa dei due conflitti mondiali. Con lo sviluppo delle teorie marxiste degli anni Sessanta e l influenza della psicologia e della sociobiologia, gli antropologi iniziarono a prestare attenzione alle forme del conflitto sociale, studiando e analizzando i motivi della guerra tra le popolazioni o tra specifici gruppi di individui. Questi studi sono figli del periodo storico in cui la disciplina si occupava delle società primitive e quindi delle guerre tra primitivi , considerando queste società chiuse, non influenzate dai processi economici, politici e culturali propri del mondo occidentale . Gli studi antropologici delle guerre degli ultimi decenni non possono invece astenersi dall analisi dell intrecciarsi di interessi geopolitici e di forze transnazionali con le forme di organizzazione politica e sociale locali. L antropologo italiano Luca Jourdan (n. 1969) sintetizza questo processo nell espressione «guerre globali, sofferenze locali . Le guerre e i conflitti contemporanei sono luoghi «che si collocano al centro di flussi globali di risorse materiali e simboliche , in cui «la violenza è il prodotto dell intreccio di fattori situati su scale diverse . Con il termine warscapes, paesaggi di guerra , si esprime la complessità degli scambi e dei traffici che avvengono durante questi conflitti, tra cui la circolazione di armi e droga, la presenza dei Caschi blu (soldati delle forze internazionali di pace dell Onu) e della comunità internazionale tramite Ong. L obiettivo delle etnografie di guerra è «quello di cogliere l intersezione fra le dimensioni globali e locali dei conflitti all interno di un campo d indagine che si colloca all intreccio fra queste dimensioni . Le guerre contemporanee, come per esempio la guerra in Siria, nei Balcani, in Ucraina, vengono anche definite nuove guerre , espressione coniata dalla studiosa inglese Mary Kaldor (n. 1946) per distinguere i conflitti avvenuti dopo la caduta del muro di Berlino da quelli precedenti. Secondo la Kaldor, queste nuove guerre non sono più caratterizzate dalla classica triade di «Stato, esercito, popolo , bensì da implosioni dello Stato stesso: questi conflitti vengono infatti manipolati dalle élite politiche ed economiche che alimentano la violenza all interno dello Stato tramite, per esempio, l esasperazione delle differenze religiose, politiche o etniche. Tali dinamiche comportano anche l assenza di una divisione netta tra civili e soldati, tra | Pensare la contemporaneità | 119

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane