L’UNITÀ IN BREVE
L’unità in breve
1. La ricerca sul campo
Il metodo dell’antropologia culturale è quello inaugurato da Malinowski negli anni Venti del Novecento: la ricerca di campo, cioè un’immersione profonda nella società di cui si vogliono studiare le manifestazioni culturali, condividendo la quotidianità dei suoi membri. Gli antropologi, infatti, non incontrano direttamente le culture; incontrano innanzitutto gli individui, “l’umanità faccia a faccia”, come afferma Geertz. In queste interazioni, essi mantengono la loro soggettività storico-culturale (convinzioni, orientamenti etici e religiosi), che è impossibile eliminare.
2. La ricerca qualitativa
Le due operazioni di base della ricerca antropologica sono lo spoglio, cioè la raccolta e lo studio delle fonti documentarie già esistenti sul tema in oggetto, e il rilevamento, cioè il lavoro sul campo con cui l’antropologo produce direttamente i propri documenti.
La ricerca sul campo è una ricerca qualitativa: usa strumenti di indagine volti a cogliere il punto di vista emico del gruppo sociale studiato; indaga in modo approfondito un singolo caso/fenomeno/aspetto culturale; a differenza della ricerca quantitativa, non si serve di campioni ampi che siano statisticamente rappresentativi, ma coinvolge piccoli gruppi, di cui raccoglie una grande quantità di informazioni; per comunicare i suoi risultati utilizza uno stile narrativo, capace di far emergere il più possibile la soggettività degli interlocutori e la ricchezza dell’esperienza etnografica.
I due metodi essenziali della ricerca di campo sono l’osservazione partecipante (il ricercatore si immerge nel contesto locale, vivendo come e con i soggetti che studia e sviluppa con loro una risonanza), supportata dal diario di campo, e l’intervista, conversazione stimolata e condotta dall’intervistatore, ma in cui prevale la voce dell’intervistato.
3. Il progetto di ricerca
Prima di cominciare il lavoro di campo, l’antropologo deve costruire un progetto di ricerca delineando diversi aspetti: il tema che intende studiare; le domande di ricerca, cioè gli scopi conoscitivi che si prefigge; la metodologia che intende utilizzare. È molto importante conoscere la lingua locale per riuscire a interagire in modo proficuo con gli interlocutori e individuare, eventualmente, un intermediario locale, se il contesto è di difficile accesso.
I colori dell’Antropologia
Secondo biennio e quinto anno del liceo delle Scienze umane