T3 - La liberazione di Alba (I ventitre giorni della città

Neorealismo e dintorni Protagonista della prima di queste tre opere è Johnny, personaggio in gran parte autobiografico, che trova nella letteratura e nella cultura inglesi un alternativa polemica al provincialismo del regime fascista. Dopo l 8 settembre del 1943 è per lui naturale la decisione di andare a combattere nelle file partigiane: non perché ami i combattimenti, che anzi gli ripugnano quasi fisicamente, ma per un intimo bisogno di mettersi alla prova. Di fronte alla dura realtà della vita partigiana, alla solitudine, alla fame, alle snervanti attese nelle lunghe giornate in collina, alle rivalità tra i comunisti («i rossi ) e i badogliani («gli azzurri ), il mito della lotta giusta si infrange. Per Johnny è una grave delusione, ma egli apprende nuovi valori umani e morali, in particolare quello della solidarietà che deve esistere tra gli individui. Lo sperimentalismo dell autore si manifesta, nel Partigiano Johnny, soprattutto in una prosa che tende ad accogliere vocaboli e modi di esprimersi della lingua inglese. Ma che tipo di lingua inglese è quella utilizzata da Fenoglio? I critici che si sono occupati di questo aspetto ne hanno messo in evidenza «il forte tasso di arbitrarietà o inventività (Isella), che lo rende una sorta di privato idioletto . Anche l andamento di certe frasi, modellate sull inglese, è altrettanto inventivo e personale. In altre parole, per Fenoglio la lingua inglese è insieme un modello e uno stimolo per sviluppare le potenzialità dell italiano in direzioni diverse da quelle consuete. La trama del Partigiano Johnny la parola Idioletto Il termine indica la lingua individuale, cioè la particolare varietà d uso del sistema linguistico di una comunità che è propria di ogni singolo parlante. In letteratura con idioletto si intende la lingua che il singolo scrittore utilizza connotandola in senso specifico e caratterizzante. La liberazione di Alba T3 Beppe Fenoglio, I ventitre giorni della città di Alba Il racconto della Resistenza nelle opere di Fenoglio è caratterizzato innanzitutto da un ansia di verità antiretorica, una sostanziale demitizzazione, lontana dall enfasi che finiva con il falsare quella fase storica a cui, pure, lo scrittore ha preso parte con convinzione. Egli non intende dissacrare i valori e l eroismo che molti partigiani hanno espresso, bensì di ripercorrere quei fatti con realismo, coerenza e intransigenza morale, a costo di apparire impietoso. Ciò si vede chiaramente nel racconto da cui prende il titolo la raccolta I ventitre giorni della città di Alba che rievoca un episodio della lotta di liberazione dal nazifascismo avvenuto nelle Langhe (per il quale la città piemontese si guadagnerà la medaglia d oro al valore militare per la Resistenza): il 10 ottobre 1944 i partigiani riescono a liberare la città di Alba, restandovi fino al 2 novembre, quando sono costretti a ritirarsi davanti al contrattacco delle truppe fasciste. Riportiamo le prime pagine del racconto. I diversi colori della Resistenza 5 Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell anno 1944. Ai primi d ottobre, il presidio repubblicano,1 sentendosi mancare il fiato per la stretta che gli davano i partigiani dalle colline (non dormivano da settimane, tutte le notti quelli scendevano a far bordello2 con le armi, erano esauriti gli stessi bor- 1 presidio repubblicano: il presidio militare della Repubblica di Salò, il governo fascista dell Italia settentrionale alleato degli occupanti tedeschi. 2 bordello: confusione. 967

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi