I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il Futurismo Il valore profondo del divertimento Palazzeschi futurista a metà Nel rovesciamento dei valori e del senso comune tipicamente avanguardistico vi è un atteggiamento di eversivo e parodistico rifiuto della serietà imperante nella cultura passatista . Nel manifesto intitolato Il controdolore (1914) Palazzeschi sosterrà che la vita è gaudio e che l uomo non è nato per soffrire: il dolore è la compiaciuta condizione dei poeti romantici, affetti da un cronico sentimentalismo, mentre la risata prorompente libera da angosce e sciocche meditazioni vittimistiche, senza per questo condannare l individuo alla superficialità o al banale ottimismo. Al contrario, «maggior quantità di riso un uomo riuscirà a scoprire dentro il dolore, più egli sarà un uomo profondo . Le scelte stilistiche E lasciatemi divertire! è probabilmente la poesia più celebre di Palazzeschi. Composta nel periodo della sua militanza futurista, fa parte della raccolta L incendiario (non a caso dedicata a Marinetti). In effetti, la componente futurista del testo è evidente nella sua carica irridente, rivolta verso una concezione tradizionale e perbenista dell arte. Mentre la poesia seria cancella gli scarti linguistici, Palazzeschi, raccogliendo la spazzatura / delle altre poesie (vv. 28-29), riabilita la lingua rimossa dalla tradizione ufficiale, dando dignità letteraria a tutte le forme della comunicazione. Il futurismo di Palazzeschi è insomma rintracciabile anche sul piano espressivo: il gusto del gioco fonetico e della scomposizione della parola, per esempio, si avvicina alle parallele esperienze delle parole in libertà di Marinetti. Lo svuotamento del linguaggio arriva al balbettio pregrammaticale, all ostentazione dei giochi di parole, all assenza di significati precisi, con cui il poeta mette in burla il sublime ottocentesco. Più cauto è invece lo scardinamento della sintassi, e non mancano assonanze e rime baciate o alternate. Verso le competenze COMPRENDERE 1 Di chi e di che cosa si prende gioco il poeta? 2 Perché Palazzeschi definisce la sua stessa poesia come spazzatura (v. 28)? 3 Chi sono i professori del v. 86? ANALIZZARE 4 Evidenzia con colori diversi le strofe attribuibili alla voce del poeta e quelle pronunciate dal suo immaginario interlocutore. 5 Individua nel componimento le espressioni tipiche del linguaggio parlato. INTERPRETARE 6 Per quali ragioni la canzonetta può essere considerata una vera e propria dichiarazione di poetica dell autore? 7 Che differenza c è tra l uso che Palazzeschi fa dell onomatopea e quello che invece ne fa Giovanni Pascoli nelle sue poesie? Umberto Boccioni, Elasticit , 1912. Milano, Museo del Novecento. 725

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi