I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

LABORATORIO verso l esame 6 Che cosa significa che il protagonista non sa immaginare che frutto (r. 53) si possa ricavare dalla sua storia? 7 Perché Mattia sente l esigenza di visitare la sua tomba al cimitero? 8 Il romanzo si chiude con un celebre e paradossale gioco di parole: Io sono il fu Mattia Pascal (r. 70). Spiegane il significato. INTERPRETAZIONE Elabora una tua interpretazione del brano proposto evidenziando come esso sviluppi alcuni aspetti centrali della poetica pirandelliana: la formazione dell identità individuale all interno delle relazioni e delle convenzioni sociali; la mancanza della libertà per l uomo, vittima del caso; l umorismo; l assurdità dell esistenza. Prosegui poi il commento affrontando almeno uno dei seguenti spunti. La conclusione del Fu Mattia Pascal sancisce un evoluzione del pensiero pirandelliano: il protagonista sconta sulla propria pelle l inutilità delle maschere che l individuo indossa per farsi accettare dagli altri. Soffèrmati su questo aspetto, mettendo in risalto come esso viene affrontato dall autore in altre opere da te lette e studiate. Proiettando nella tua epoca il pensiero pirandelliano, ritieni che la tua vita e quella dei tuoi conoscenti siano anch esse soggette ai condizionamenti della società? Esiste, a tuo giudizio, un modo per sottrarsi alle norme collettive false e inautentiche che riducono il nostro essere a un semplice nome, a una pura parvenza? Il sé non esiste TIPOLOGIA B Analisi e produzione di un TESTO Il critico Roberto Gigliucci (n. 1962) riflette su un tema centrale della visione del mondo di Luigi Pirandello: il carattere relativo dell identità individuale. ARGOMENTATIVO verso l Esam di Stat e o 5 10 15 20 25 634 Se diciamo Pirandello, oltre all umorismo, intendiamo vulgatamente anche: moltiplicazione dell io, relativismo della verità, vita e forma, maschera nuda ecc. Non che questi concetti non siano presenti, anzi ossessivi, nell opera pirandelliana. Il rischio è di prenderli, diciamo così, come elementi di una sistemazione scolastica, irrigiditi e semplificati, ovvero per nulla pirandelliani. Consideriamo ad esempio la condizione dell io. La sua integrità è minacciata da una serie di fattori interni ed esterni. In un momento ci sentiamo perfettamente noi stessi, avvertiamo anzi, neanche ce ne accorgiamo, lo diamo per assodato che il nostro io è una realtà precisa e compatta. Ma dopo un breve lasso di tempi il nostro io ha subito delle mutazioni, sono intervenuti nuovi stimoli. Un anno dopo, dieci anni dopo, una vita dopo, il nostro io è cambiato ancora, ci illudiamo di rimanere sempre uguali almeno dentro, ma in realtà non siamo più quelli di prima. Siamo mutati per noi stessi. La preposizione per è onnipresente nel linguaggio pirandelliano. Si è sempre per , mai in . il per della permutabilità. Dunque per noi stessi il nostro io cambia, quindi si moltiplica, anche solo nel tempo. In noi stessi non c è nulla di stabile, nonostante le nostre illusioni, anzi non c è proprio nulla. Per noi stessi, c è la molteplicità. Ma non soltanto in una linea temporale l io viene messo in crisi. Anche in un lampo attimale: basta scorgersi per un istante allo specchio e vedere con sgomento un altro, qualcuno che noi non vediamo mai, ma pur sempre una forma del nostro io. Ecco che si prospettano le minacce disgreganti che vengono dall esterno. Io sono anche per gli altri, perché la vita relazionale è imprescindibile. Anzi, è considerata generalmente parte della nostra stessa sostanza identitaria. Ma tutto ciò non è affatto innocente. Infatti gli altri mi percepiscono come io sono per loro, per

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi