I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il primo Novecento 155 160 165 170 175 180 185 190 Assorto nel continuo tormento di quella sua sciagurata esistenza, assorto tut to il giorno nei conti del suo ufficio, senza mai un momento di respiro, come una bestia bendata, aggiogata alla stanga d una nòria14 o d un molino, sissignori, s era dimenticato da anni e anni ma proprio dimenticato che il mondo esi steva. Due sere avanti, buttandosi a dormire stremato su quel divanaccio, forse per l eccessiva stanchezza, insolitamente, non gli era riuscito d addormentarsi subito. E, d improvviso, nel silenzio profondo della notte, aveva sentito, da lontano, fi schiare un treno. Gli era parso che gli orecchi, dopo tant anni, chi sa come, d improvviso gli si fossero sturati. Il fischio di quel treno gli aveva squarciato e portato via d un tratto la miseria di tutte quelle sue orribili angustie, e quasi da un sepolcro scoperchiato s era ritro vato a spaziare anelante nel vuoto arioso del mondo che gli si spalancava enorme tutt intorno. S era tenuto istintivamente alle coperte che ogni sera si buttava addosso, ed era corso col pensiero dietro a quel treno che s allontanava nella notte. C era, ah! c era, fuori di quella casa orrenda, fuori di tutti i suoi tormenti, c era il mondo, tanto, tanto mondo lontano, a cui quel treno s avviava Firen ze, Bologna, Torino, Venezia tante città, in cui egli da giovine era stato e che ancora, certo, in quella notte sfavillavano di luci sulla terra. Sì, sapeva la vita che vi si viveva! La vita che un tempo vi aveva vissuto anche lui! E seguitava, quella vita; aveva sempre seguitato, mentr egli qua, come una bestia bendata, girava la stanga del molino. Non ci aveva pensato più! Il mondo s era chiuso per lui, nel tormento della sua casa, nell arida, ispida angustia della sua computisteria Ma ora, ecco, gli rientrava, come per travaso violento, nello spirito. L attimo, che scoccava per lui, qua, in questa sua prigione, scorreva come un brivido elettrico per tutto il mondo, e lui con l immaginazione d improvviso risvegliata poteva, ecco, poteva seguirlo per città note e ignote, lande, montagne, foreste, mari Questo stesso brivido, questo stesso palpito del tempo. C erano, mentr egli qua viveva questa vita «impossibile , tanti e tanti milioni d uomini sparsi su tutta la terra, che vivevano diversamente. Ora, nel medesimo attimo ch egli qua sof friva, c erano le montagne solitarie nevose che levavano al cielo notturno le azzurre fronti Sì, sì, le vedeva, le vedeva, le vedeva così c erano gli oceani le foreste E, dunque, lui ora che il mondo gli era rientrato nello spirito poteva in qualche modo consolarsi! Sì, levandosi ogni tanto dal suo tormento, per prendere con l immaginazione una boccata d aria nel mondo. Gli bastava! Naturalmente, il primo giorno, aveva ecceduto. S era ubriacato. Tutto il mon do, dentro d un tratto: un cataclisma. A poco a poco, si sarebbe ricomposto. Era ancora ebro della troppa troppa aria, lo sentiva. Sarebbe andato, appena ricomposto del tutto, a chiedere scusa al capoufficio, e avrebbe ripreso come prima la sua computisteria. Soltanto, il capoufficio ormai 14 n ria: macchina per sollevare l acqua in un pozzo; era collegata a una stanga, a cui veniva attaccato un asino o un bue che, 586 bendato, era costretto a muoversi continuamente in circolo.

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi