Per approfondire - Pirandello e il fascismo

Il primo Novecento teatrale prende il sopravvento, sostenuta da un crescente consenso di pubblico. Lo scambio di idee e di personaggi tra le novelle e la produzione teatrale è continuo e pro ficuo; Pirandello è ormai autore ricercato e le sue rappresentazioni accendono spesso un coro di polemiche e discussioni che stimolano ulteriormente la ricerca e l innovazione del linguaggio drammaturgico. I trionfi internazionali Con la messa in scena di Sei personaggi in cerca d autore la fama dello scrittore valica i confini nazionali; la prima al Teatro Valle di Roma, nel 1921, provoca reazioni con trastanti, persino furibonde, tra accaniti sostenitori e detrattori spietati. L anno seguente, invece, ottiene uno strepitoso successo a Londra, New York e Parigi, che segna l ini zio di una parabola ascendente risultato di un riconoscimento ottenuto all estero ancor più che in Italia. Nel 1924 Pirandello aderisce ufficialmente al fascismo, chiedendo pubblicamente di essere iscritto al Partito nazionale fascista, dal quale riceverà appoggi e tributi. Ormai celebre, Pirandello fonda la Compagnia del Teatro d Arte di Roma, fi nanziata dal regime e attiva dal 1925 al 1928, mentre tutte le capitali europee si con tendono l esclusiva di una sua opera. Abbandonato l insegnamento, inizia a seguire le compagnie teatrali nelle tourn e in Europa e America; proprio in questi anni si lega sen timentalmente, anche se di un amore forse solo platonico, alla giovane attrice Marta Abba, per la quale scrive vari drammi. PER APPROFONDIRE Pirandello e il fascismo 566 «Sento che questo è il momento più proprio di dichiarare una fede nutrita e servita in silenzio. Se l Eccellenza Vostra mi stima degno di entrare nel Partito Nazionale Fascista, pregierò come massimo onore tenervi il posto del più umile e obbediente gregario . Con queste parole Pirandello dichiara apertamente la sua adesione al fascismo, in una lettera scritta a Mussolini nel settembre del 1924. Due mesi prima, un gruppo di squadristi capitanati dal fiorentino Amerigo Dumini ha rapito e ucciso il deputato socialista Giacomo Matteotti. L assassinio ha avuto un forte impatto sull opinione pubblica, provocando una crisi di consenso al regime; il gesto di Pirandello, compiuto proprio all indomani dell evento, appare a maggior ragione provocatorio. L adesione al Partito fascista permetterà allo scrittore di ricevere sovvenzioni e riconoscimenti, come la nomina ad accademico d Italia nel 1929. Pirandello non ripudierà mai la sua decisione, ma i suoi rapporti con il regime saranno sempre caratterizzati da ambiguità e contraddizioni. Egli non può essere definito semplicemente un intellettuale fascista: non celebra né appoggia la retorica e i simboli del littorio; si può anzi dire che la sua arte in particolare nella sua dimensione umoristica sia radicalmente estranea all atteggiamento fascista verso la vita e la cultura ( Libro e moschetto, fascista perfetto , recita uno dei motti fascisti più noti). D altra parte, anche Mussolini non si mostra un grande estimatore di Pirandello: non organizzerà mai serate in suo onore, come quelle che gli sono invece tributate a Stoccolma, Parigi, Londra, Praga, Berlino e New York. Tuttavia, Pirandello sa che non può alienarsi le simpatie del partito: «L arte pirandelliana , scriverà Leonardo Sciascia, «non ha nulla a che fare col fascismo, ma l uomo sì! . Pirandello, che pure si dichiara apolitico, vede in effetti in Mussolini l unica figura in grado di rompere con il passato, facendosi garante di un ordine nuovo, finalmente capace di rimpiazzare una classe politica debole e corrotta. Certamente estraneo alla retorica mussoliniana della forza e della virilità, egli si sente però vicino alle filosofie irrazionalistiche di inizio Novecento, che predicano il superamento del sistema democratico e una concezione vitalistica dell esistenza. Non manca, in Pirandello, una velata antipatia per la corte di gerarchi che circonda Mussolini, e dalla sua opera emerge l avversione per un ideologia che non può che rivelarsi ai suoi occhi vuota e mistificante. Non per questo, comunque, è possibile parlare di un antifascismo pirandelliano ; eppure, al di là di ogni definizione, non c è dubbio che tutta l arte di Pirandello sia volta a smascherare ogni mitologia e ogni retorica propagandistica.

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi