I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il primo Novecento Le opere Erede del realismo tedesco, influenzato dalla lezione dei grandi narratori francesi e russi, sin dalla prima raccolta di racconti, Il piccolo signor Friedemann (Der kleine Herr Friedemann, 1898), Mann narra l isolamento dell individuo di fronte alla società borghese e allo sgretolarsi di quest ultima. I Buddenbrook Nel romanzo I Buddenbrook pubblicato nel 1901, quando l autore ha solo ventisei anni Thomas Mann ricostruisce la storia di una ricca famiglia di Lubecca e della sua decadenza nell arco di quattro generazioni. La progressiva crisi dei Buddenbrook è descritta mediante la contrapposizione tra due figure emblematiche, quella del capostipite Johann, un uomo sicuro di sé, a capo di una ditta commerciale fiorente e di una famiglia numerosa, e quella del suo ultimo rappresentante, Hanno, un ragazzo gracile e malaticcio, amante della musica, completamente incapace di gestire le fortune di famiglia. La narrazione inizia nel 1835, anno in cui Johann acquista una grande casa nel centro di Lubecca, simbolo della prosperità dell impresa commerciale dei Buddenbrook. Durante i festeggiamenti per questo avvenimento, la famiglia si presenta facoltosa e serena. Alla morte del capostipite, il figlio Johann junior prende le redini della ditta. Si dimostra un buon amministratore e il commercio continua a fiorire. Alla sua morte, però, il controllo dell impresa passa nelle mani dei figli, Thomas e Christian, e da qui le fortune Buddenbrook iniziano a declinare. Thomas, infatti, è un imprenditore abile e accorto, ma è vittima di un oscura malinconia, molto lontana dalla sicurezza e dalla vitale solidità dei suoi antenati. Christian invece si mostra da subito disinteressato agli affari e sperpera nel gioco e nei divertimenti la sua parte di patrimonio. Le sorti della famiglia sono riposte nel figlio di Thomas, Justus Johann Kaspar, detto Hanno, che tuttavia manifesta interessi ben diversi da quelli di un uomo che si dovrebbe dedicare al commercio. Egli infatti rivela via via una vocazione per l arte, e per la musica in particolare. Thomas muore, ancora giovane, stanco e amareggiato da quello che considera un ingiusto fallimento e frustrato dalla delusione che scaturisce in lui dal comprendere che la sperata rinascita attraverso il figlio è di fatto impossibile. Hanno muore di tifo pochi anni dopo: è la fine della famiglia Buddenbrook e il disfacimento di quegli ideali sui quali si erano basate per secoli la crescita e la prosperità della borghesia europea. L artista e la realtà Nelle opere immediatamente successive Mann amplia il tema dell incomunicabilità trattando la questione del conflitto tra arte e vita in due romanzi, entrambi del 1903, Tristano (Tristan), dove si contrappongono il senso estatico della musica e la realtà quotidiana, e Tonio Kr ger, romanzo di formazione nel quale sono contrapposti due protagonisti che incarnano due diversi modelli di vita: da un lato Tonio, amante della letteratura e dell espressione artistica, dunque «un borghese sulla falsa strada, un borghese sviato , dall altro il vero borghese Hans Hansen, il quale alla lettura preferisce i cavalli. Dopo il dramma Fiorenza (1905), unico sconfinamento in campo teatrale, e il nuovo romanzo Altezza reale (K nigliche Hoheit, 1909), Mann riprende in chiave tragica il tema del dissidio fra artista e mondo circostante con il racconto lungo Morte a Venezia (Der Tod in Venedig, 1912), uno dei capolavori del Decadentismo europeo. La storia, ambientata a Venezia, ha per protagonista lo scrittore Gustav von Aschenbach, morbosamente attratto da un giovane malaticcio di nome Tadzio. Quando la città è colpita da un epidemia di colera, se ne ammala anche lo scrittore, che muore solo sulla spiaggia del Lido. Nel romanzo la vera protagonista sembrerebbe proprio la morte, che mette fine al conflitto insanabile tra la vita e l arte. 478

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi