I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il romanzo europeo del primo Novecento la parola sue opere sembrano infatti condurre un esistenza soffocante simile a quella dell autore, sopraffatti dalle sue stesse angosce. Lo scrittore avverte in maniera tormentosa la propria incapacità di adempiere ai doveri imposti dalla morale borghese e dalla religione ebraica. Il contrasto con la figura paterna che attraversa in modo traumatico tutta l esistenza di Kafka e costituisce uno dei motivi centrali della sua scrittura non è soltanto il segnale della contrapposizione tra generazioni che caratterizza in particolare gli anni a cavallo della Prima guerra mondiale, ma anche l esasperazione di una vicenda personale: nel racconto La condanna (scritto nel 1916 e pubblicato postumo) e poi nella Lettera al padre (1919, ma anch essa uscita dopo la morte dell autore) il padre è il simbolo di una istituzione autoritaria, la famiglia, ma la ribellione contro l onnipotenza dell autorità genitoriale è sempre destinata al fallimento. Anche il progetto di un matrimonio, che Kafka non realizzerà mai, e il complicato rapporto con le donne contribuiscono ad accrescere in lui questa sensazione di inettitudine. La metamorfosi Nel racconto La metamorfosi il principio su cui sono costruite molte fiabe, vale a dire la trasformazione del protagonista in un animale, diventa l assurdo inizio del racconto: «Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò trasformato in un enorme insetto . Ma nel racconto di Kafka, diversamente da quanto accade nelle storie per bambini, il ritorno all aspetto umano non avviene: nella vicenda, che sembra un incubo notturno, Gregor si ritrova a cercare di sopravvivere in un corpo estraneo che non riesce a muovere, mentre la famiglia si dimentica rapidamente chi era nelle sembianze umane, quasi provando fastidio e vergogna per la sua presenza; tanto che, una volta morto, verrà impietosamente spazzato via dalla scopa della domestica, proprio come un insetto molesto. Il castello e America Nel romanzo Il castello il luogo misterioso in cui è ambientata la vicenda è la rappresentazione simbolica di un autorità superiore, incombente, che fa del protagonista un accusato e un estraneo rispetto al resto della comunità degli abitanti del villaggio: il castello appare lontano e irraggiungibile al geometra K., e inutili risultano i suoi tentativi di stabilire un contatto con quel mondo. In America, infine, il sedicenne Karl Rossmann viene allontanato dalla famiglia per una colpa commessa e inviato in America, dove è destinato a perdersi in una realtà che fatica a comprendere. Il processo Nel romanzo Il processo il senso di colpa che tormenta Kafka prende forma nell immagine del tribunale, un istituzione superiore, indecifrabile e potente che fa da sfondo inquietante all intera vicenda. La trama del romanzo è indicativa dei temi più tipicamente kafkiani . Una mattina due poliziotti si presentano nell abitazione di Joseph K., un tranquillo impiegato, con un ordine di comparizione per un crimine non precisato. Inizialmente K., che ritiene di non aver commesso nulla di male, cerca di darsi da fare, potendo ancora agire da uomo libero, per risolvere la questione con razionalità e pragmatismo, ma inizia subito a scontrarsi con una macchina processuale complessa e irrazionale che non riuscirà mai a capire e con la quale non potrà comunicare in alcun modo, nonostante tutti i suoi sforzi. Non riesce nemmeno a conoscere tempi e modalità del processo: infatti tutte le persone alle quali parla del proprio caso reagiscono con la stessa rassegnazione, riferendosi a quanto successo a K. come a qualcosa che «può capitare : la passiva accettazione dell ineluttabilità del meccanismo di una giustizia che trascende l umano è totale. Uno degli interlocutori di K., il pittore Titorelli, che abita nel solaio di un edificio del tribunale, gli risponde semplicemente che, proprio come avviene nei fenomeni fisici, una volta che la macchina della giustizia viene avviata difficilmente si ferma. Neanche l avvo- Kafkiano A partire dalle trame dei romanzi dello scrittore boemo, l aggettivo kafkiano è diventato un termine di uso comune per indicare una situazione o un atmosfera angosciosa, desolante o assurda. Spesso si utilizza in riferimento a procedure istituzionali eccessivamente complicate. 471

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi