I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Gabriele d Annunzio Alcyone Dentro il testo La personificazione dell estate Una favola panica Il ritmo dell inseguimento Il trionfo delle sensazioni I contenuti tematici Il titolo e il motivo prendono spunto da un verso di Ovidio: L Estate stava nuda e portava ghirlande di spighe (Metamorfosi, II, 28). Tuttavia l ispirazione si ferma in superficie, poiché il poeta latino rappresenta l Estate accanto al trono del Sole, in un atteggiamento solenne, d Annunzio invece la vede correre in mezzo a un bosco di ulivi, la insegue, la raggiunge prima che essa si dilegui nuovamente, infine la chiama e la rivede, tra le alghe, nuda e con i capelli immersi nella schiuma delle onde del mare. Sarebbe forse inutile cercare di stabilire se la protagonista del componimento, personificazione* della stagione estiva, sia una fanciulla reale oppure il fantasma di una creatura mitica (forse una ninfa o una dea) oppure ancora se il poeta abbia volutamente confuso i ricchi elementi del paesaggio con le belle fattezze di una donna, immersa nella natura lussureggiante fino a dissolversi totalmente in essa. D altra parte, proprio l ambiguità è la caratteristica del prodigio: dall improvvisa apparizione della donna-Estate (Primamente intravidi, v. 1) allo stupore silenzioso di tutti gli spettatori naturali (Le cicale si tacquero. Più rochi / si fecero i ruscelli. Copiosa / la resina gemette giù pe fusti, vv. 5-7), dal suo misterioso trasvolare / senza suono (vv. 12-13) fino alla dissoluzione finale, nella grandiosa scena della sua nudità. Le scelte stilistiche Ammirata di spalle dal poeta, che ne ha progressivamente svelato la bellezza (dal piè stretto, v. 1, alla schiena falcata, v. 11, fino ai capegli, v. 23), la natura si svela così nella sua perturbante femminilità, al termine di un inseguimento sottolineato anche dal piano ritmico del testo. Dopo i versi rallentati e quasi immobili che chiudono la prima strofa, la seconda invece accompagna la tensione della fuga con un crescendo, prima suggerito dall enjambement* tra i vv. 12 e 13 e poi culminante con l anadiplosi* del v. 15 (la chiamò, la chiamò) e il successivo chiasmo* (la chiamò per nome per nome la chiamai, vv. 15-16). Soggetto umano e natura si scambiano ruoli e fattezze: la donna, in particolare, si trasforma in paesaggio, tanto che d Annunzio ne avverte la presenza attraverso sensazioni uditive (lo scalpiccio sugli aghi arsi dei pini, v. 2; il silenzio delle cicale, v. 5; il sordo rumore dei ruscelli, vv. 5-6; il crepitìo del falasco, vv. 18-19), termiche (il grande / tremito dell aria, vv. 3-4) e cromatiche (la bianca vampa, v. 4). infatti un allodola ad aiutare il poeta a comprendere il fenomeno e a spingerlo a consacrarsi senza timore a una comunione panica e divina con la natura (l allodola [ ] la chiamò per nome in cielo. / Allora anch io per nome la chiamai, vv. 14-16). Alphonse Marie Mucha, Le stagioni, variante 3, 1881. Particolare, L estate. Praga, Museo Mucha. 403

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi