3 - Le avventure di Pinocchio: un burattino che diventa

La letteratura per ragazzi 3 Le avventure di Pinocchio: un burattino che diventa ragazzo Oltre a De Amicis, anche C. Collodi (pseudonimo del toscano Carlo Lorenzini, 18261890) è un autore che ha alle spalle una prolifica produzione di opere: commedie, romanzi, ma soprattutto racconti per ragazzi, pubblicati sui giornali nati in quegli anni proprio per soddisfare la richiesta di fiabe e belle storie . Il libro Le avventure di Pinocchio (1883) riscuote un enorme successo, tale da diventare uno dei grandi classici della letteratura per ragazzi su scala mondiale, tradotto in quasi tutte le lingue del mondo e tuttora presente nelle classifiche dei libri più letti. Pinocchio: una vita decisa dai lettori Prima di essere pubblicate in volume, Le avventure di Pinocchio escono a puntate sul Giornale per i bambini , dal 1881 al 1883. Una prima versione del racconto si conclude con Pinocchio appeso dagli assassini alla Quercia grande, come estrema punizione per tutte le birbonate compiute. A far cambiare idea all autore sono le richieste dei tanti bambini lettori del giornale che non si rassegnano a veder morire il loro burattino preferito. Così, nella versione definitiva del romanzo, Pinocchio, dopo essere stato adescato dalla coppia di furfanti, il Gatto e la Volpe, scampato al Paese dei balocchi dove era approdato in compagnia dell amico Lucignolo, si ritrova nel ventre di un Pesce-cane nel quale incontra il povero padre, il falegname Geppetto. Superata anche quest ultima prova, il burattino si trasforma in un bambino in carne e ossa, buono e generoso. L aspetto ideologico La vicenda editoriale del romanzo mostra due aspetti piuttosto interessanti. Il primo riguarda il successo della storia, immediato e travolgente. Il secondo è legato all aspetto ideologico della narrazione: C. Collodi deve aver pensato che il pubblico avrebbe amato molto di più un burattino normalizzato , finalmente pentito delle sue malefatte, che un vagabondo senza regole, pronto a morire pur di non cambiare. Il segreto del successo In questo suo ravvedimento sta, certamente, uno dei segreti della fortuna del libro. In un ottica morale, la sua trama non si discosta da quella di un romanzo di formazione e Pinocchio non è che un ribelle che finisce per diventare un ragazzo a modo. Tuttavia, la ragione del successo universale di questo libro dipende anche dall originalità dei suoi protagonisti e dalla compresenza di elementi narrativi assai diversi tra loro. Nonostante la sua struttura appaia molto semplice, quasi lineare, il romanzo può infatti essere letto secondo molteplici punti di vista, tanto che definirne la natura non è semplice: è una favola derivante dalla tradizione teatrale toscana di Stenterello (la maschera fiorentina sfortunata, ma arguta) e dei burattini? O è influenzata dal modello della favola classica, con gli animali parlanti (dal Grillo al Gatto e la Volpe)? una fiaba dalla struttura tradizionale, con un personaggio che non sa resistere alle tentazioni, sbaglia, si pente, è aiutato da presenze soprannaturali (la Fata dai capelli turchini) e riceve il premio finale della sua conversione? un romanzo con un forte impianto realistico? Oppure, ancora, è una narrazione avventurosa e fantastica, dove non mancano nemmeno spunti macabri (assassini, impiccagioni ecc.)? Un classico della libertà Queste domande danno l idea della difficoltà di incasellare l opera dentro il sistema dei generi letterari praticati nel secondo Ottocento. Molti studiosi, tuttavia, hanno sottolineato come, rispetto agli intenti didascalici di De Amicis (di cui C. Collodi, del resto, condivide appieno i valori), sia qui del tutto assente una qualsiasi istanza idealizzante e al contrario regnino il fascino dell avventura, il desiderio di una libertà senza limiti e la fantasia spontanea di un mondo caotico visto dal basso, con lo sguardo di un bambino che non vuole diventare come lo vogliono gli adulti. 217

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi