2 - Cuore: un libro per tutte le classi sociali

Il secondo Ottocento La difficile impresa di unire la nazione Lo strumento più adatto per svolgere tale funzione è individuato nella pubblica istruzione, ma i risultati non sono immediati. Le difficoltà nella formazione dell esercito di leva, il brigantaggio, le emigrazioni verso il Nuovo Mondo e quelle interne dalle campagne alle città e dal Sud al Nord mostrano i ritardi dello Stato e i limiti del processo di assimilazione culturale e formazione dell identità nazionale. Ancora all inizio del Novecento, documenti e lettere testimoniano di soldati del Sud che, chiamati alla leva, scrivevano di dover «partire per l Italia . Un obiettivo raggiunto molto tardi L Italia davvero unita sarà insomma per molti anni non più che un obiettivo da raggiungere. Per veder prendere forma una reale unità della nazione occorrerà attendere il declino dell Italia rurale, l esodo dal Sud al Nord degli anni Cinquanta del Novecento e l affermazione dell industria culturale dei mass media: il verificarsi, cioè, delle condizioni che determinano la diffusione di una lingua comune italiana parlata dalle masse. Una letteratura per la giovane generazione italiana Raggiunta l Unità, la necessità di amalgamare la cultura delle diverse regioni e di inglobare in quella borghese i ceti subalterni viene perseguita, oltre che con la scolarizzazione, con lo sviluppo dell editoria per ragazzi. Alla fioritura della narrativa per l infanzia concorrono scrittori specializzati, ma anche letterati di primo piano, che colgono così l opportunità di allargare il proprio pubblico di riferimento. 2 Cuore: un libro per tutte le classi sociali Lo scrittore di maggior successo è il ligure Edmondo De Amicis (1846-1908), autore di romanzi, novelle, cronache di viaggio e giornalistiche. Nel 1886 egli dà alle stampe un libro rivolto ai bambini in età scolare: Cuore. L opera è strutturata come una sorta di diario che narra un intero anno scolastico: in ciascun capitolo (corrispondente a un mese) compaiono diverse tipologie di personaggi, dai più modesti ai ricchi borghesi, che rappresentano l Italia di tutte le regioni, i suoi valori e il suo percorso di crescita. I limiti di un modello educativo Tutto il libro è segnato dall intento pedagogico di De Amicis: promuovere i valori della famiglia, dell altruismo, della solidarietà, del patriottismo. I personaggi dunque mancano di spessore psicologico; le vicende sono narrate sempre con un tono melodrammatico che si concilia a fatica con lo smaliziato disincanto dei lettori (grandi e piccoli) di oggi; l umanitarismo dell autore è tutto teso a commuovere, ma è ben lontano da ogni reale opposizione all ordine sociale costituito. Un classico da leggere ancora oggi Cuore però va contestualizzato in un epoca in cui ciò che oggi sembra assodato nella coscienza civile collettiva l integrazione, il rispetto fra diversi, l importanza formativa della scuola e dell istruzione non era affatto scontato. Riconoscere le fatiche e le sofferenze degli umili, amare fino in fondo l idea di una nazione giusta e unita, emozionarsi attraverso figure esemplari e buone : si tratta di inviti e messaggi rivolti a una borghesia (a cui l autore per nascita apparteneva) ancora incapace di comprendere le difficoltà dei ceti più modesti e lontana dall ottica interclassista e di coesione ideale auspicata da De Amicis. In questo senso, nella carica utopica che esso contiene, pur nei limiti del suo valore pedagogico, Cuore conserva ancora oggi, oltre a un indubbio valore storico-documentario, quello di una interessante e umana storia da leggere. Nel testo che segue l io narrante, il piccolo scolaro Enrico Bottini, racconta le imprese di Franti, un indisciplinato compagno di classe. 214

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi