La prosa

Il secondo Novecento e gli anni Duemila Trasumanar e organizzar Con la raccolta di versi Trasumanar e organizzar (1971), l ultimo libro poetico di Pasolini, siamo, insieme, all addio dello scrittore alla poesia e a un anticipazione, nei temi e nei toni, dell ultimo Pasolini, quello delle riflessioni sulla società e sulla politica presenti negli Scritti corsari e nelle Lettere luterane. Il titolo, per metà dantesco («Trasumanar significar per verba / non si porìa , Paradiso, I, 70-71), allude alla coesistenza, nello scandaglio pasoliniano, di riflessione metafisica («trasumanar ) e di attenzione alla dimensione più concreta e materiale dell esistenza ( organizzare è verbo che si applica all industria, al commercio, e, se vogliamo, anche all attività politica). La prosa Spinto dall esigenza di raggiungere un pubblico più vasto, Pasolini affianca presto a quella in versi una produzione in prosa, di tipo sia narrativo sia saggistico. Dopo le prime prove Atti impuri e Amado mio, due brevi racconti autobiografici editi postumi nel 1982, ma scritti già alla fine della guerra sono proprio i romanzi a dargli fama e celebrità, nonché il primo periodo di benessere economico dopo anni molto travagliati. La narrativa I riferimenti storici La trama e lo stile Il sogno di una cosa I giorni del lodo De Gasperi avrebbe dovuto intitolarsi un romanzo scritto da Pasolini tra il 1948 e il 1949. Uno dei suoi nuclei narrativi era costituito dai violenti scontri tra latifondisti e braccianti, con i primi ostinati a resistere al lodo De Gasperi (un decreto legge del 1947 che imponeva ai proprietari terrieri di assumere la manodopera disoccupata) e i secondi determinati invece a richiederne la piena attuazione. Il romanzo si intitolerà invece Il sogno di una cosa e sarà pubblicato soltanto nel 1962. In realtà nel romanzo i fatti legati al lodo De Gasperi sono soltanto una parte (seppure collocata in posizione centrale) della materia narrativa, che vede come protagonisti tre ragazzi friulani, Nini, Eligio e Milio. Viste le difficoltà economiche in cui si trovano a vivere nella loro terra, Nini ed Eligio emigrano clandestinamente nella vicina Iugoslavia, in cerca di lavoro. Ma la loro situazione non migliora e, anzi, i due fanno la fame. Milio emigra poi in Svizzera, e il racconto di quest altra esperienza è condotto in uno stile vicino al parlato, tanto che possiamo intravedere qui un anticipazione di quelle che saranno le scelte linguistiche più caratteristiche dei romanzi romani. Ragazzi di vita Ragazzi di vita (1955) è il romanzo in cui Pasolini riversa la propria conoscenza del sottoproletariato romano, sviluppata a partire dal suo trasferimento nella capitale all inizio del 1950. Storia e società L arco temporale coperto dalle vicende narrate è quello del dopoguerra a Roma «dal caos pieno di speranze dei primi giorni della liberazione alla reazione del 50-51 (come scriveva l autore nel 1954 in una lettera al suo editore, Livio Garzanti). Questa realtà storico-sociale è colta e rappresentata in presa diretta: da qui l andamento quasi cinematografico del racconto. Un romanzo corale la storia di un gruppo di ragazzi di borgata, tra i quali emerge il personaggio del Riccetto, sul quale si concentra maggiormente l attenzione del narratore. I «ragazzi di vita 1096

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi