La produzione in dialetto friulano

Pier Paolo Pasolini La produzione in dialetto friulano Poesie a Casarsa La prima opera pubblicata di Pasolini è la raccolta Poesie a Casarsa, 14 componimenti usciti alla fine di luglio del 1942 in trecento copie. Sono poesie in dialetto friulano, il che non è indice però della scelta di un registro basso e solo colloquiale, essendo presenti molti riferimenti alla tradizione letteraria: dalla poesia provenzale all Ottocento italiano di Leopardi o di Tommaseo, dal Novecento di Ungaretti a sparse citazioni da Rimbaud, Mallarmé, Verlaine, Lorca. I temi di questi testi rimandano a Casarsa, il paese friulano della madre, luogo delle vacanze della famiglia nei primi anni Quaranta, ma anche luogo di fuga e di isolamento, di letture e di esperienze. Sono versi che parlano di spensieratezza, di gioia di vivere, di innocenza, di un rapporto diretto con la natura; ma anche di un serpeggiante turbamento, di una certa inquietudine esistenziale, della paura della morte. A questo secondo filone tematico, diciamo negativo , si connette il motivo di una religiosità non pacificata e non rasserenante. La meglio gioventù Nel 1954 esce la raccolta La meglio gioventù, che comprende, oltre alle Poesie a Casarsa (linguisticamente modificate), tutta la produzione in friulano che va dagli anni 1939-1940 al 1953. In questa raccolta (il cui titolo è tratto da un canto degli Alpini, La mejo zoventù la va soto tera) compaiono precisi riferimenti alla Seconda guerra mondiale e alla Resistenza, che rivelano, attraverso il ricorso al noi , la partecipazione del poeta alla Storia collettiva. La produzione in lingua italiana L usignolo della Chiesa Cattolica Nel 1958 esce la raccolta L usignolo della Chiesa Cattolica, contenente testi in lingua italiana composti fra il 1943 e il 1949. Il tema principale è quello religioso. Si tratta però di una religiosità decadente , in cui ricorre il motivo di un turbamento erotico e sessuale. Le ceneri di Gramsci La raccolta Le ceneri di Gramsci (1957) comprende 11 poemetti scritti da Pasolini negli anni Cinquanta, di vario argomento, ma tutti, in qualche modo, legati alla sua scoperta del sottoproletariato romano delle borgate. La religione del mio tempo L opera, edita nel 1961, raccoglie poesie scritte nella seconda metà degli anni Cinquanta. Molte sono le polemiche contenute in diversi epigrammi. Poesia in forma di rosa Uscito nel 1964, il volume comprende componimenti scritti tra il 1961 e il 1963. Si tratta della più ampia raccolta di versi di Pasolini e di un opera estremamente eterogenea anche quanto ai generi e alle forme metriche (si va dal classico poemetto in terzine allo sperimentalismo della poesia visiva). Sul piano tematico, torna a più riprese il motivo di una generale delusione del poeta. Gli ideali in cui aveva creduto sono definitivamente tramontati, si è ormai affacciata una nuova epoca che egli non è più in grado di comprendere. Il popolo stesso è ormai, sempre più, borghesia. 1095

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi