Consonanze/Dissonanze - “Fare il verso” all’Infinito

Giacomo Leopardi Canti Verso le competenze COMPRENDERE 1 Quale effetto produce la siepe sul poeta? 2 Quale effetto produce invece il rumore del vento tra gli alberi? 6 Quale figura sintattica ricorre nei versi dall 11 al 13? 7 Nell espressione il guardo esclude (v. 3) è presente una figura retorica. Quale? 3 Come reagisce Leopardi dinanzi all infinito spaziale? ANALIZZARE 4 In quale modo nel componimento sono coinvolti i sensi della vista e dell udito? 5 Individua i principali enjambement presenti nel testo e spiegane, di volta in volta, la funzione espressiva. Verso Funzione espressiva CONSONANZE DISSONANZE a Allitterazione. c Anastrofe. b Anafora. d Anacoluto. INTERPRETARE 8 Ti sembra che il poeta descriva una situazione comune o eccezionale? Motiva la tua risposta. PRODURRE 9 Se pensi al concetto di infinito , qual è l immagine che ti si affaccia alla mente? legata all ambito naturale e scientifico oppure artistico (una canzone, un libro, un opera d arte)? Rispondi in un testo di circa 20 righe e, se lo ritieni opportuno, cita anche alcuni versi tratti dalla poesia che hai appena letto. Fare il verso all Infinito La più segreta, complessa, ma anche la più limpida lirica leopardiana, L infinito, ha sempre esercitato un notevole fascino su quanti l hanno letta, e in particolare su quei finissimi lettori che sono i poeti. Gli echi di questa poesia misteriosa e suggestiva hanno acceso la fantasia di altri autori, che così hanno provato a omaggiarla attraverso la propria produzione. Non mancano però quanti hanno deciso di giocare con questo testo celeberrimo, attraverso parodie che sono comunque, in fondo, una forma particolare di omaggio. Sebastiano Vassalli Un efficace mimesi volutamente rovesciata e condotta in una chiave attualizzante (al posto dell ermo colle troviamo uno schermo televisivo ) è quella operata dallo scrittore Sebastiano Vassalli (1941-2015) in una poesia dal titolo Il finito. « Sempre odioso mi fu quest affollato mio tempo, e questo schermo, che i fantasmi degli umani e le voci in sé racchiude. Ma ovunque io mi nasconda, il turbinìo di vanamente fragorose imprese m insegue e mi raggiunge, né potrei sottrarmi ad un destino che accomuna me coi viventi. E come invece è eterno e in sé perfetto un sasso, a volte io quello mi fingo d esser nel pensiero, e in lui finisco; e mi dimentico l effimero, e le vive stagioni, e quella morta e assente, e il suo silenzio. Così annullo l ansia del tempo nella carne e nel vuoto della ragione riempio e chiudo e sono. Giuseppe Zaccaria Anche l italianista Giuseppe Zaccaria (n. 1947) si è divertito a parafrasare Leopardi in un contesto contemporaneo, reinterpretando il modello in chiave prosaica e borghese. Il suo testo si intitola L infinito, o della speculazione edilizia. « Assai caro pagai quest ermo colle su cui feci la villa con piscina campi da tennis golf e una panchina addossata a una siepe che da tanta parte dell ultimo orizzonte il guardo esclude. 843

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento