I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Alessandro Manzoni I promessi sposi 20 25 30 35 40 45 petto appoggiato al petto, come se fosse stata viva; se non che una manina bianca a guisa di cera11 spenzolava da una parte, con una certa inanimata gravezza,12 e il capo posava sull omero della madre, con un abbandono più forte del sonno: della madre, ché, se anche la somiglianza de volti non n avesse fatto fede, l avrebbe detto chiaramente quello de due ch esprimeva ancora un sentimento.13 Un turpe monatto andò per levarle la bambina dalle braccia, con una specie però d insolito rispetto, con un esitazione involontaria. Ma quella, tirandosi indietro, senza però mostrare sdegno né disprezzo, «no! disse: «non me la toccate per ora; devo metterla io su quel carro: prendete . Così dicendo, aprì una mano, fece vedere una borsa, e la lasciò cadere in quella che il monatto le tese. Poi continuò: «promettetemi di non levarle un filo d intorno,14 né di lasciar che altri ardisca di farlo, e di metterla sotto terra così . Il monatto si mise una mano al petto; e poi, tutto premuroso, e quasi ossequioso, più per il nuovo sentimento da cui era come soggiogato, che per l inaspettata ricompensa, s affaccendò a far un po di posto sul carro per la morticina. La madre, dato a questa un bacio in fronte, la mise lì come sur un letto, ce l accomodò, le stese sopra un panno bianco, e disse l ultime parole: «addio, Cecilia! riposa in pace! Stasera verremo anche noi, per restar sempre insieme. Prega intanto per noi; ch io pregherò per te e per gli altri . Poi voltatasi di nuovo al monatto, «voi , disse, «passando di qui verso sera, salirete a prendere anche me, e non me sola . Così detto, rientrò in casa, e, un momento dopo, s affacciò alla finestra, tenendo in collo un altra bambina più piccola, viva, ma coi segni della morte in volto. Stette a contemplare quelle così indegne esequie della prima,15 finché il carro non si mosse, finché lo poté vedere; poi disparve. E che altro poté fare, se non posar sul letto l unica che le rimaneva, e mettersele accanto per morire insieme? come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccia,16 al passar della falce che pareggia tutte l erbe del prato. «O Signore! esclamò Renzo: «esauditela! tiratela a voi, lei e la sua creaturina: hanno patito abbastanza! hanno patito abbastanza! . 11 a guisa di cera: come se fosse di cera. 12 gravezza: pesantezza. 13 quello sentimento: avrebbe chiari- to l atteggiamento della donna verso la bimba. 14 d intorno: di dosso. 15 esequie della prima: funerali della pri- ma figlia. 16 ancora in boccia: ancora nel bocciolo. Dentro il testo Un episodio straziante I contenuti tematici Siamo dinanzi alla pagina più straziante del romanzo, più volte rivista da Manzoni, al quale l ispirazione venne da un passo del trattato De pestilentia, scritto dal cardinal Borromeo a margine della grande epidemia che si scatenò a Milano nel 1630. Il tono lirico del brano contrasta fortemente con il resto del capitolo, in cui la città è rappresentata come un luogo infernale, dove la morte è divenuta avvenimento comune e privo di importanza, tanto che i cadaveri vengono ammassati sui carri dai monatti senza riguardi, come sacchi «in un mercato di granaglie . in questo contesto di desolazione che fa il suo ingresso la madre di Cecilia, con un moto dall alto verso il basso (Scendeva dalla soglia, r. 5) che ne suggerisce l estraneità al generale abbrutimento, una diversità rimarcata dall accenno a una bellezza offuscata (r. 7) ma non cancellata dai segni della malattia: una bellezza molle a 753

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento