I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il primo Ottocento Intorno ai due promessi sposi, Fermo Spolino e Lucia Zarella (di qui il titolo attribuito all opera, suggerito dall amico letterato Ermes Visconti), ruota l intera società di un epoca (1628-1631) travagliata da conflitti (nel contesto della Guerra dei Trent anni), carestie, rivolte e da una terribile pestilenza, che miete innumerevoli vittime e contagia quasi tutti i personaggi. A questo flagello Manzoni dedica un appendice, in cui racconta il processo a due presunti untori , accusati di aver diffuso il morbo con unguenti velenosi, capri espiatori ingiustamente condannati a morte. Al posto delle loro case, demolite, verrà eretta una «colonna infame in ricordo, appunto, dell infamia dei presunti colpevoli; essa diventerà invece testimonianza dell ignoranza umana quando, molto tempo dopo, si dimostrerà l innocenza dei condannati: la colonna verrà così abbattuta, nel 1778. I promessi sposi. La ventisettana Completata la prima minuta , nel 1824 Manzoni decide di riscrivere il romanzo, operando modifiche sostanziali, che vanno ben al di là dell impianto linguistico (del quale si dirà più avanti). Da un lato sopprime o riduce gli episodi più scandalosi, a partire dalla digressione sui delitti della monaca di Monza; dall altro introduce alcuni passaggi cruciali, relativi per lo più a Fermo, ora ribattezzato Renzo. Rivede l intreccio dopo la fuga dal paese, alternando i guai di Lucia a quelli di Renzo, mentre in precedenza aveva composto due blocchi separati. Modifica i profili di alcuni personaggi, conferendo loro maggiori chiaroscuri (per esempio al ritratto dell Innominato, chiamato in precedenza Conte del Sagrato), e soprattutto agisce sulla voce narrante, smussandone l indole seriosa e intransigente grazie all introduzione di una robusta dose d ironia. Infine decide di sopprimere l appendice sulla «colonna infame . In questa veste I promessi sposi vedono la luce nel giugno 1827 presso la tipografia di Vincenzo Ferrario, in tre tomi, con il sottotitolo Storia milanese del secolo XVII scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni, il quale continua a correggere sino all ultimo, con incontentabile impegno. Poco dopo Manzoni parte con la famiglia per la Toscana, dove si rende conto della necessità di una significativa revisione linguistica dell opera (la cosiddetta risciacquatura in Arno ). Le 2000 copie della prima edizione intanto vanno presto esaurite, e lo stesso accade alle altre che seguono di lì a poco. un successo clamoroso, testimoniato dal fiorire di ristampe abusive, dalle traduzioni in francese, inglese, tedesco e dagli elogi spesi da letterati di primo piano, italiani e stranieri (tra questi, Goethe). Gli intellettuali più tradizionalisti criticano tuttavia il rilievo attribuito a due miseri filatori di seta, mentre il mondo cattolico manifesta riserve dinanzi alla scelta di dipingere un parroco, don Abbondio, come mediocre e vigliacco. Il supplizio degli untori. Milano, Castello Sforzesco, Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli . 720

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento