T4 - Ode al vento occidentale

Il primo Ottocento T4 Ode al vento occidentale Percy Bysshe Shelley L anelito del poeta alla libertà 5 10 15 Il vento d autunno ispira a Shelley una delle più celebri liriche del Romanticismo europeo. L autunno gli è caro poiché questa stagione prepara la terra al misterioso sonno invernale e quindi a un nuovo ritorno della natura alla vita. Il vento viene assunto dal poeta a proprio interlocutore privilegiato in quanto è visto come simbolo della libertà e del rifiuto di quei vincoli che frenano lo spirito dell uomo. L ode è stata letta in senso sia esistenziale sia politico, dato che è stata scritta nel 1819 (e pubblicata l anno dopo) nel clima soffocante della Restaurazione, poco prima della ventata rivoluzionaria del 1821, destinata a mettere in crisi il precario equilibrio raggiunto dopo il Congresso di Vienna. Tuttavia sono assenti nella poesia riferimenti storico-politici contingenti, essendo la riflessione che essa sviluppa di portata più vasta e generale. I Oh tu Vento selvaggio occidentale, alito della vita d Autunno, oh presenza invisibile da cui Le foglie morte sono trascinate, come spettri in fuga da un mago incantatore, gialle, e nere, pallide e del rossore della febbre, moltitudini che il contagio ha colpito: oh tu che guidi i semi alati ai loro letti oscuri dell inverno in cui giacciono freddi e profondi come una spoglia sepolta nella tomba, finché la tua azzurra sorella Primavera non farà udire la squilla sulla terra in sogno e colmerà di profumi e di colori vividi il colle e la pianura, nell aria i lievi bocci conducendo simili a greggi al pascolo: oh Spirito selvaggio, tu che dovunque t agiti, e distruggi e proteggi: [ascolta, ascolta! II Tu nella cui corrente, nel tumulto del cielo a precipizio, le nuvole disperse sono spinte qua e là come foglie appassite scosse dai rami intricati del Cielo e dell Oceano, 1 alito: respiro. 5-6 moltitudini ha colpito: le foglie sec- che vengono paragonate a una moltitudine falcidiata da un epidemia dall esito mortale. 6-8 oh tu dell inverno: il vento trasporta i semi delle piante (detti alati perché volano nell aria) e li fa cadere sulla terra (i letti oscuri / dell inverno, perché lì giaceranno 564 Ode to the West Wind I O wild West Wind, thou breath of Autumn s being, thou, from whose unseen presence the leaves dead are driven, like ghosts from an enchanter fleeing, yellow, and black, and pale, and hectic red, pestilence-stricken multitudes: O thou, who chariotest to their dark wintry bed the winged seeds, where they lie cold and low, each like a corpse within its grave, until thine azure sister of the Spring shall blow Her clarion o er the dreaming earth, and fill (driving sweet buds like flocks to feed in air) with living hues and odours plain and hill: wild Spirit, which art moving everywhere; destroyer and preserver; hear, oh, hear! II Thou on whose stream, mid the steep sky s commotion, loose clouds like earth s decaying leaves are shed, shook from the tangled boughs of Heaven and Ocean, per tutta la stagione fredda, prima di germogliare a primavera). 10 la tua azzurra Primavera: il vento primaverile, visto (al femminile, perché più dolce e gradito di quello autunnale) come parente (sorella, appunto) del vento d autunno. 13 bocci: gemme, germogli. 15 e distruggi e proteggi: il vento distrug- ge ciò che è morto (le foglie secche), ma al tempo stesso protegge la vita nascente (i semi che germoglieranno a primavera). 17 a precipizio: sconvolto dal vento. 19 dai rami dell Oceano: il cielo e l oceano sono implicitamente paragonati ad alberi che intrecciano i loro rami.

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento