I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

La poesia romantica in Europa Dentro il testo Un accordo rischioso Un eroe sospeso tra Illuminismo e Romanticismo Il confronto attraverso il dialogo I contenuti tematici A Faust, deluso dalla propria scienza, appare il diavolo Mefistofele, che lo invita a unirsi agli altri uomini, condividendone la vita e le passioni, anche se essi sono intellettualmente inferiori a lui. Mefistofele gli offre un patto, ma lo fa in modo subdolo, presentandosi come persona mite e dimessa (Non faccio parte dei potenti, v. 7), disposta a inchinarsi al volere del suo interlocutore, del quale si dichiara pronto a diventare servo e schiavo (v. 14). In realtà una plurisecolare tradizione cristiana insegna che di solito è l uomo a diventare succube di Satana, non il contrario. Legandosi al maligno, l essere umano abdica infatti alla propria autonomia e libertà. Faust, che non è uno sprovveduto, lo sa e per questo invita Mefistofele a esporre chiaramente le condizioni dell accordo. Questi spiega dunque che si impegnerà a servire Faust sulla Terra, cioè durante la sua vita, obbedendo a ogni suo comando; ma, in cambio, nell aldilà, vale a dire dopo la morte, Faust diventerà il suo schiavo. Tuttavia i due personaggi sembrano non intendersi fino in fondo: Faust sfida Mefistofele a procurargli una serie di soddisfacimenti non puramente materiali (come quelli a cui il diavolo evidentemente pensava), bensì anche di tipo intellettuale. Mefistofele accetta, senza però comprendere a fondo la natura delle sue richieste. E poiché Faust ritiene che Mefistofele non sia in grado di fargli ottenere ciò a cui aspira (vale a dire una piena soddisfazione, che appaghi fino in fondo la sua sete di conoscenza e la sua ansia di ricerca), è lui per primo a proporre il patto (T offro questa scommessa, v. 65): se il maligno riuscirà a spegnere la sua tensione rendendolo contento di sé, egli accetterà di morire dandogli la propria anima. Quello del Faust è un dramma simbolico, che coinvolge le potenze divine e demoniache e attinge dimensioni cosmiche. Tuttavia pur dalla fitta trama di riferimenti traspare il dramma psicologico dell uomo che non può rinunciare alla propria volontà di dominare il mondo. Il protagonista rappresenta per certi aspetti il classico esponente dell epoca illuministica, lo scienziato o il filosofo che crede soltanto a ciò che cade sotto il dominio dei sensi, tanto da non provare alcun interesse verso il mondo metafisico (Dell al di là poco m importa, v. 26). Ma Faust incarna al tempo stesso la sete di una piena realizzazione di sé, al di là dei confini imposti dalla realtà materiale, e ciò lo rende un eroe già romantico, soprattutto per la sua insofferenza nei confronti delle regole e dei limiti esterni. In questo senso il personaggio riflette la condizione di crisi spirituale tipica della generazione preromantica, formatasi nell ambito dell ideologia illuministica ma protesa verso altri ideali, in un oscillazione tra materialismo e spiritualismo, tra scienza e fede. Le scelte stilistiche La scelta della forma dialogica è qui perfettamente funzionale a rendere la diversità delle posizioni dei due personaggi, che si confrontano e si scontrano, seppure non comprendendosi fino in fondo. soprattutto Mefistofele a mostrarsi inadeguato nel capire la reale portata delle richieste di Faust. Ancora nelle ultime battute, non avendo inteso fino in fondo il significato del discorso del suo interlocutore, si impegna a fornirgli ciò che questi gli ha chiesto, pur perseverando, con la sua grettezza, nell invito a godere dei piaceri più terreni (Però, amico caro, dovrà venire il tempo / che in pace potremo goderci qualcosa di buono, vv. 57-58). La disparità di livello intellettuale tra i due personaggi genera in tal modo nel testo tutta una serie di sfumature ironiche, che si originano anche dalla diversità dei loro toni: servile quello di Mefistofele, sprezzante quello di Faust. 555

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento