Per approfondire - L’eroe romantico: un solo personaggio

Ugo Foscolo 6 Noi chiamiamo pomposamente virtù tutte quelle azioni che giovano alla sicurezza di chi comanda e alla paura di chi serve (rr. 51-52): spiega il significato di questa espressione e la visione della Storia a cui esso rimanda. 7 Alla r. 89 Jacopo si chiede: Perché dunque io fuggo? e in quali lontane contrade io vado a perdermi? Quale convinzione esprime il protagonista con queste interrogative? 8 Quale idea della religione emerge dalle riflessioni di Jacopo? PRODURRE 9 Imitando lo stile oratorio foscoliano, esprimi in circa 30 righe alcune tue considerazioni sulle condizioni dell Italia di oggi, sottolineando i problemi che ti sembrano più gravi e urgenti. PER APPROFONDIRE L eroe romantico: un solo personaggio con tanti nomi Durante l epoca preromantica e romantica, nelle varie culture d Europa, scrittori molto diversi per esperienze, storie personali e condizioni sociali hanno creato personaggi destinati a diventare modelli di comportamento collettivo, accomunati da molti tratti caratteriali e psicologici. I tratti costitutivi Titanismo e vittimismo, tendenza alla riflessione e al vagheggiamento onirico, ideale supremo e delusione: questi sono i poli estremi in cui si dibatte, alle varie latitudini europee, il protagonista romantico, a cominciare dalle sue prime incarnazioni letterarie, l io delle Confessioni di Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) e il Werther di Goethe. Come abbiamo visto, l eroe passionale e disperato del romanzo goethiano si può mettere in strettissima relazione con lo Jacopo Ortis di Foscolo, che prende qualche Saint-Preux e Julie, illustrazione del 1793. aspetto anche da un altro innamorato pieno di ideali ma privo di speranze, il precettore Saint-Preux, protagonista della Nuova Eloisa dello stesso Rousseau. Anche nel René del visconte de Chateaubriand o nell Oberman di tienne Pivert de Senancour, protagonisti dei romanzi omonimi (René, 1802; Oberman, 1804), si possono scoprire sentimenti tipici del Romanticismo: la noia, l eterna insoddisfazione, il senso dei limiti imposti dal destino alla condizione umana, il bisogno del confronto liberatorio con la natura. Un nuovo, estremo aspetto del male di vivere romantico è tratteggiato nel romanzo Adolphe (1816) di Benjamin Constant. Qui sono l amore e i sentimenti a diventare inutili nell offrire all individuo la salvezza: il protagonista, perdutamente amato da Ellénore, non sa ricambiarla né staccarsi da lei. A causa della sua incapacità di amare finisce per uccidere la ragazza e per condannare sé stesso all eterno rimorso. Tranquillo Cremona, L edera, 1878. Torino, Galleria d Arte Moderna. 487

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento