Il carattere - Un’anima divisa

Il primo Ottocento il carattere Un anima divisa Una personalità contraddittoria e poliedrica, amante del rischio e dell avventura e al tempo stesso della pace e della serenità domestica: a caratterizzare questo dualismo di Foscolo è probabilmente la sua stessa origine familiare, divisa tra Zante e Venezia, cioè tra la Grecia e l Italia. I due grandi amori: la Grecia e l Italia Nella sua fanciullezza queste due polarità si incarnano nelle figure diverse, ma non conflittuali, della madre e del padre, che sin da allora rappresentano nella sua vita due presenze ugualmente vagheggiate, di cui l una non esclude l altra. Foscolo non troncherà mai infatti l uno o l altro dei rami in cui avvertiva scissa la propria radice. La sua opzione per il paese degli avi paterni e per la lingua italiana non implica mai il distacco dalla patria materna e dal pensiero della Grecia, che affiora costantemente nella poesia e nella vita non come semplice abbandono nostalgico, ma come richiamo istintivo e vibrante alla cultura e alle suggestioni della classicità e come riflesso di un sentimento costante che anima la sua visione politica, i suoi progetti letterari, la sua ossessiva aspirazione a concludere la propria vita nella terra delle origini. Un uomo appassionato Generoso e disponibile verso gli altri, ma irascibile, vanitoso e con una inguaribile tendenza all esibizionismo: il tratto distintivo è la spregiudicatezza. Perciò non sorprende che, sulla scia dell affascinante modello alfieriano, egli porti alle estreme conseguenze il desiderio di sottrarsi all ossequio al costume dominante. Fiero e orgoglioso di sé, Foscolo cerca nel corso di tutta la sua esistenza di salvaguardare la propria autonomia. La sua indole si manifesta anche nell irrequietudine sentimentale: il suo rapporto con le donne insieme sensuale e intellettuale ne fa l ultimo significativo rappresentante del libertinismo settecentesco. Nominare uno per uno gli amori foscoliani sarebbe un po come stilare il catalogo di Don Giovanni: dall affascinante e sensuale Isabella Teotochi Albrizzi (lei trentacinquenne, lui diciottenne), che nell estate del 1796 lo fa ammalare del «male di malinconia (quando, passando a seconde nozze, decide di mutare in amicizia il più intimo rapporto con lui), alla meno bella ma più affezionata Quirina Mocenni Magiotti, da Foscolo chiamata «donna gentile per l altruismo nei suoi confronti; da Isabella Roncioni, bionda e con occhi celesti, la relazione con la quale dura meno di un autunno (fra l ottobre e il novembre del 1800), ad Antonietta Fagnani Arese, descritta da un contemporaneo con «chiome lucide nerissime, occhi neri e languenti, un tono di voce basso e lento ; dall inglese Fanny Hamilton, dalla quale ha una figlia, Mary, alla milanese Maddalena (Lenina) Marliani, al cui fascino pare non avesse resistito nemmeno Napoleone. La maturità Fra Milano e Bologna Il trattato di Campoformio (17 ottobre 1797), con cui Napoleone cede Venezia all Austria, segna però per Foscolo la brusca fine delle illusioni. Costretto a fuggire verso Milano, capitale della Repubblica cisalpina prima dell arrivo degli austriaci, trova nella città lombarda un ambiente a lui congeniale e amicizie importanti: conosce l esule napoletano Vincenzo Cuoco, l ormai vecchio Giuseppe Parini e Vincenzo Monti. Collabora con il Monitore italiano di Melchiorre Gioia; quando nel 1798 il giornale viene soppresso dal governo francese, Foscolo rischia di nuovo la prigione. Il pericolo del carcere e la necessità di trovare un lavoro lo spingono a tornare a Bologna, dove collabora con il giornale Il Genio democratico , fondato dal fratello Giovanni, e con il Monitore bolognese . Viene assunto nella sezione criminale del Dipartimento del Reno, come era chiamata l amministrazione di Bologna nell ambito della Repubblica cisalpina; anche per distrarsi dalla routine impiegatizia, ma soprattutto per dare sfogo alle recenti disillusioni, inizia a scrivere le Ultime lettere di Jacopo Ortis. In guerra Quando le truppe austro-russe, coalizzate contro Napoleone, minacciano le repubbliche italiane, Foscolo si arruola volontario nella Guardia nazionale di Bologna e nel 1799 a Cento (in Romagna) è ferito a una coscia da un colpo di baionetta. Imprigionato a Bazza- 462

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento