I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il primo Ottocento La lirica I motivi della lacerazione della coscienza, del conflitto tra realtà e aspirazioni ideali del singolo e della tensione spirituale che ne deriva costituiscono gli argomenti principali del genere romantico per eccellenza, la lirica. Come accade nella grande produzione romantica europea da Friedrich H lderlin (1770-1843) e Heinrich Heine (1797-1856) in Germania ad Alphonse de Lamartine (1790-1869) e Victor Hugo (1802-1885) in Francia, fino a George Byron (1788-1824), John Keats (1795-1821) e Percy Bysshe Shelley (1792-1822) in Inghilterra essa permette all individuo di dare voce ai propri sentimenti con strumenti comunicativi personali. In Italia, in realtà, ciò accade solo nell opera di Ugo Foscolo, peraltro ancora debitrice dei modelli tradizionali, e in quella di Giacomo Leopardi, a dispetto della sua adesione al Classicismo. Gli altri autori interpretano la tendenza romantica all espressione dell io con una versificazione di maniera, dove l elemento spirituale è spesso intrecciato a quello civile e politico, come accade nell opera di Giovanni Berchet e di Niccolò Tommaseo (1802-1874). Verso la metà del secolo, esauritasi la spinta autentica e rinnovatrice del Romanticismo, si accentua la ricerca di un certo sentimentalismo: toni patetici e languidi caratterizzano una produzione lirica che ha in Aleardo Aleardi (1812-1878) il suo esponente di punta. Una vena di intimo vittimismo pervade invece i versi di Giovanni Prati (1815-1884), che anticipa, nel suo lungo percorso letterario, temi e toni sviluppati poi dal Decadentismo. La poesia patriottica La libertà e l indipendenza nazionale sono al centro della poesia civile risorgimentale. Si tratta di un filone non sempre assistito, sul piano formale, da adeguata qualità e cura formale, essendo esse subordinate all esigenza di testimoniare una forte passione politica e di raggiungere, attraverso un linguaggio popolare e forme metriche cantabili, un pubblico più ampio di quello tradizionale. Tracce significative di coscienza risorgimentale o prerisorgimentale sono evidenti in Leopardi e Manzoni, ma il maggior lirico patriottico è Giovanni Berchet, affiancato da una nutrita schiera di fautori dell unificazione: tra gli altri, Arnaldo Fusinato (1817-1888), Luigi Mercantini (1821-1872), Goffredo Mameli (1827-1849) e Alessandro Poerio (1802-1848). La poesia dialettale e vernacolare Il ricorso al dialetto nella produzione in versi non è una novità assoluta nella tradizione letteraria italiana, ma nel primo Ottocento si configura come un cosciente avvicinamento al mondo popolare e al suo registro stilistico. Maggiore e notevole è inoltre la qualità letteraria dei due massimi interpreti di questo filone, Carlo Porta (1775-1821) e Giuseppe Gioachino Belli (1791-1863), che impiegano rispettivamente il dialetto milanese e quello romanesco per rappresentare la vita materiale dei ceti più umili, senza retorica e dal basso , con un punto di vista non paternalistico. Meno radicale risulta invece la poesia vernacolare del toscano Giuseppe Giusti (1809-1850), che non rinuncia all italiano, ma ne presenta una versione fortemente segnata dall uso locale, con una schietta e vivace disposizione alla satira. Gli altri generi poetici All inizio del secolo, l impegno civile si realizza mediante lo strumento del poema (basti ricordare il capolavoro di Foscolo, il carme Dei Sepolcri); sopravvivono inoltre suggestioni espressive tipicamente neoclassiche, come quelle legate al poemetto mitologico (l esempio più significativo è ancora una volta foscoliano ed è costituito dalle Grazie). In ambito prettamente romantico, invece, si afferma una tendenza che unisce la poesia alla narrazione: abbiamo così la novella in versi (massimo interprete ne è Tommaso Grossi, 1790-1853), che racconta vicende di amori infelici in ottave o in endecasillabi sciolti; oppure la ballata o romanza (gli autori di maggiore rilievo 450

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento