I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Vittorio Alfieri Folgorato dalla scoperta della tragedia, egli riprende gli studi con tenacia e ostinazione, passando in rassegna i classici della letteratura italiana e latina; parte inoltre per la Toscana, con l intento di spiemontizzare sia la sua lingua sia la sua mentalità, condizionata dal chiuso provincialismo del regno sabaudo. Un amore avventuroso Il poeta soggiorna a Siena e poi, per tre anni, a Firenze, dove incontra la donna della sua vita, la contessa Luisa Stolberg d Albany, moglie di un anziano nobile inglese cui Alfieri cerca con ogni mezzo di sottrarla, andando incontro anche ad avventure rocambolesche. Nel 1778, per lasciarsi definitivamente alle spalle quel Piemonte periferico che percepisce come una gabbia, cede l intero patrimonio alla sorella, da sempre molto amata, tenendo per sé soltanto una pensione che gli consenta di vivere senza preoccupazioni e di dedicarsi a tempo pieno alle lettere. Sempre all inseguimento dell amata contessa d Albany, lo ritroviamo negli anni successivi in diverse località italiane e poi in Alsazia, dove rimane con lei fino al 1787. Gli ultimi anni A partire proprio dal 1787 è con lei a Parigi per curare l edizione delle sue tragedie. Nel 1789, quando scoppia la Rivoluzione, è ancora in Francia. Saluta positivamente gli eventi rivoluzionari, ma si tratta di un entusiasmo breve, poiché lo scrittore coglie presto, negli atti del nuovo governo, una tirannia che giudica volgare e plebea e che lo porta a rinnegare l appoggio iniziale, collocandosi su posizioni conservatrici. Nel 1792, minacciato in quanto nobile, fugge da Parigi per tornare a Firenze, dove resta fino alla morte, che lo coglie nel 1803, in estrema solitudine. Viene sepolto nella basilica di Santa Croce, a Firenze, dove la contessa d Albany fa erigere in sua memoria un monumento funebre scolpito dal più celebrato artista del Neoclassicismo, Antonio Canova. Paesaggi romantici Negli stessi anni in cui Vittorio Alfieri descrive con entusiasmo i suoi viaggi nella natura sconfinata del Nord, anche la pittura sviluppa una sensibilità estetica per il sublime , con la raffigurazione di paesaggi amplissimi, illuminati da una luce fredda e tagliente o avvolti in atmosfere di tempesta. Il norvegese Peder Balke (1804-1887), autore soprattutto di marine e paesaggi acquatici, ben rappresenta questa tendenza: raffigurando la Lapponia visitata in gioventù dal re di Francia Luigi Filippo, egli presenta drammatici contrasti tonali, con il sole che fa capolino dietro cumuli di nubi e illumina i profili aspri delle montagne per poi riflettersi nelle onde agitate del mare. Peder Balke, Veduta di Fredrikshald, attuale Holden, nel fiordo di Iddefjord, 1795. Parigi, Museo del Louvre. 387

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento