Il carattere - Un’incessante inquietudine

Il Settecento La scoperta della tragedia La prima tragedia, che risale al 1775, si intitola Antonio e Cleopatra ed è ispirata dalla lettura della Cleopatra del drammaturgo veneziano Giovanni Dolfin (1617-1699) e, soprattutto, dell opera forse in assoluto a lui più cara, le Vite parallele dello storico greco Plutarco (46/50 - dopo il 120 d.C.), che aveva dedicato uno dei suoi ritratti ad Antonio. Alfieri, che porta a termine l opera dopo una laboriosa stesura, non è affatto soddisfatto del risultato finale, ma comprende che la forma letteraria della tragedia gli offre la possibilità di esprimere la potenza del suo sentire, dando voce sia alla volontà di ribellione politica sia all irruenza delle passioni. Il successo che la tragedia ottiene incoraggia il poeta a dedicarsi totalmente a questo genere letterario. Dodici anni di fervida ispirazione La produzione principale di Alfieri è racchiusa in poco più di un decennio (1777-1789). Oltre alle 19 tragedie vanno ricordati due importanti trattati politici, Della tirannide (1777) e Del principe e delle lettere (1778-1786), cui si aggiunge un cospicuo numero di poesie raccolte sotto il titolo di Rime. In questi anni Alfieri stravolge le sue vecchie abitudini di nobile mondano per dedicarsi esclusivamente alla scrittura, che acquista ai suoi occhi una funzione catartica (ossia di purificazione dalle passioni) e insieme politica, esortando i lettori al valore e alla pratica della libertà. il carattere Un incessante inquietudine Forse nessun altra figura della letteratura italiana ha saputo imporre con la stessa forza di Vittorio Alfieri il proprio carattere presentandolo ai lettori come un dramma continuo e irrisolto. Nella Vita e nelle Rime, ma anche nelle tragedie, attraverso la personalità di molti protagonisti, egli ci fa conoscere minuziosamente la sua indole irruenta, il suo animo perennemente in preda a malinconie profonde e a scatti d ira, a sbalzi d umore che lo spingono a desiderare atti eroici o a precipitare nel vittimismo. Di questo complesso temperamento egli fa uno dei principali oggetti della sua arte, rappresentando fatti ed eventi emblematici al fine di drammatizzare, e nello stesso tempo celebrare, la propria tempra eccezionale, insofferente di qualsiasi limite. In fuga da sé stesso Se da una parte questa inquietudine esistenziale, che lo anima fin dall infanzia, è fonte di travaglio in- 386 teriore, dall altra essa si rivela come la spinta che porta Alfieri a scoprirsi poeta e a diventare il più importante autore di tragedie della nostra letteratura. proprio l insofferenza verso l ambiente provinciale del regno sabaudo a spingerlo a viaggiare in lungo e in largo per l Europa. Un amante insoddisfatto Una prorompente passione per le donne lo porta in diverse occasioni a fuggirle o a inseguirle, anche mettendo a repentaglio la propria vita. Nella sua autobiografia, per esempio, racconta di come una sua amata di nome Gabriella l avesse costretto a separarsi da lei nella speranza che la lontananza smorzasse l ardore dei suoi sentimenti. Tornato a casa, solo con un atto estremo di volontà il poeta riuscirà a non ricadere nella situazione iniziale: Alfieri racconta di essersi raso il capo fatto che rendeva un nobile del tempo impresentabile in pubbli- co e di essersi immerso completamente negli studi per dimenticare la donna. Molto travagliata è anche la relazione con la contessa Luisa Stolberg d Albany, moglie del nobile inglese Carlo Edoardo Stuart, pretendente al trono d Inghilterra. La scrittura come salvezza Né le vicende sentimentali, né i viaggi, né il lusso, né gli svaghi come il grandissimo amore per i cavalli riescono ad appagare l animo del poeta, spesso affogato in un tedio insopportabile e in una mediocrità che contrasta dolorosamente con il suo desiderio di gloria e di ribellione. proprio questo continuo tentativo di trovare scampo alla mediocrità a spingerlo verso la letteratura e a portarlo a dar vita a eroi tormentati, attraversati da tensioni morali e da un assoluto desiderio di libertà al quale si contrappongono gli ostacoli della vita sociale e le forze più irrazionali dell animo umano.

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento