Lo stile

Il Settecento di retorica Giovanni Lorenzo Lucchesini (1638-1716), che inizia proprio con la descrizione di un giovane signore infastidito dal servitore che vorrebbe svegliarlo. Altre fonti possono essere individuate nella produzione letteraria settecentesca, ricca di descrizioni, in stile rococò, del mondo galante, e nelle caricature del «damerino affettato composte dallo scrittore veneziano Carlo Gozzi (1720-1806). Sul piano stilistico, un vago influsso virgiliano è riscontrabile nel modello del poema didascalico (quali erano le Georgiche). Parimenti nota a Parini è però anche la tradizione del poema eroicomico: egli amava particolarmente il capolavoro del genere, La secchia rapita (1622) di Alessandro Tassoni (1565-1635). Lo stile I toni: ironia, sarcasmo, deprecazione, lirismo Per conseguire il suo intento satirico, Parini ricorre a una pluralità di toni, da cui deriva la ricchezza espressiva dell opera. Si trovano in primo luogo l antifrasi e l ironia, che, permettendo di affermare il contrario di quanto in realtà si intende esprimere, consentono al poeta di esaltare la vita onesta e i valori semplici attraverso la lente deformata della mentalità nobiliare. Ma nel testo compare anche una forma di ironia più aspra, pungente ed esasperata: è il sarcasmo, che lascia intravedere più chiaramente il pensiero dell autore, sopraffatto dall amarezza e dall indignazione di fronte a costumi sociali che disapprova. Più rara, ma comunque presente, è la deprecazione, vale a dire l espressione diretta di aperta critica nei confronti dei personaggi e dei loro comportamenti: in questo caso il giudizio di condanna morale è esplicito e non mediato da particolari filtri retorici. In certi casi, infine, l ironia e la satira lasciano il posto a un intima ispirazione lirica. In questi passi, in cui la sua natura di poeta idealmente legato al popolo ha il sopravvento, Parini, deponendo la maschera del pedagogo, afferma il suo vero pensiero. Concretezza moderna e raffinatezza classicheggiante La tessitura formale dell opera è estremamente raffinata: l eccellenza dello stile pariniano è stata paragonata a quella di Virgilio, tanto che Leopardi definirà Parini «Virgilio della moderna Italia . Il tono aulico, che all interno di un periodare ampio e latineggiante appare a prima vista uniforme, è però ravvivato dal contrasto con i termini concreti della vita quotidiana. Componenti alte e basse si alternano unendo echi classici e riferimenti al mondo moderno (con i neologismi propri della scienza e della tecnica del tempo), in un continuo alternarsi di scelte espressive che rendono il dettato particolarmente dinamico, tanto da fare di Parini un profondo innovatore della lingua poetica italiana. L endecasillabo sciolto La libertà espressiva del poeta si esprime anche, a livello metrico, nella scelta dell endecasillabo sciolto, che gli offre la possibilità di disporre senza vincoli la ricca materia narrativa. Quello di Parini è infatti un endecasillabo sciolto estremamente vario, tanto che Giosuè Carducci dirà che il poeta lombardo «seppe fargli prendere tutte quasi le pose dell esametro, seppe farlo nella tenuità sua limitata allungare, allargare, snodare, fargli simulare il passo del gran verso antico . Due critiche immotivate: monotonia Al Giorno sono state mosse anche alcune critiche. La minuziosità delle descrizioni, per esempio, genera secondo alcuni una monotonia di fondo. In effetti Il Mattino, con il protratto esame delle minute occupazioni del giovin signore, può riuscire a tratti monocorde; Parini stesso mostra di esserne cosciente, come testimoniano le parti successive, in cui 364

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento