I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il Settecento todero Cos è, cos è questa cosa? Cosa volete che capisca? Che gente siete? Non sapete neanche parlare.3 fortunata Parlate voi, signor cugino. (a Meneghetto) meneghetto Signor Todero, vede che quel contratto4 è stato sciolto da ciò che è successo. todero Bene; e perciò? meneghetto Se si degna di concedermi la sua signora nipote todero Via; c è altro? meneghetto Sono pronto a darle la mano. todero E non dite altro più di così? meneghetto Comandi. todero Non mi avevate detto che la prendete senza dote? meneghetto Signor sì, senza dote. todero Dunque vedete? Non sapete parlare. Signor sì, son galantuomo: quello che ho promesso, mantengo: ve la darò.5 marcolina Bravo, signor suocero, sono contenta anch io. todero Non c è bisogno che tu sia contenta, o che non sia contenta; quando sono contento io, basta. marcolina (Ma costui è davvero un grand uomo!).6 todero E voi, signore, che cosa fate qua? (a Desiderio) desiderio Sto a vedere questa bella scena: vedo tutto, capisco tutto. Che facciano quel che vogliono, quel che a loro pare; ma io non andrò via di qua. Ho servito, siamo parenti. Andremo in tribunale. meneghetto Prima di ricorrere al tribunale, che il signor Desiderio renda conto della sua amministrazione. desiderio Che il diavolo vi porti. Vado via per non andare in rovina.7 (parte) SCENA XV Todero, Marcolina, Fortunata, Meneghetto, poi Zanetta. todero Credete che mi abbia derubato? fortunata Andiamo, andiamo: vi siete liberato, non ci pensate più. Venga, venga, signora Zanetta. (alla porta) zanetta Che cosa comanda? fortunata (Lo ha saputo?). (a Zanetta) zanetta (Ho sentito tutto). (a Fortunata, con allegria) meneghetto Finalmente, signora Zanetta, spero che il cielo asseconderà i miei desideri e mi concederà l onore di averla come mia consorte. zanetta Signor sì la fortuna per consolarmi Cerchi di capire, che non so che cosa dire. marcolina Via, datevi la mano. 3 Non sapete neanche parlare: perché non parlano della cosa più importante, cioè che Meneghetto rinuncia alla dote. 4 contratto: Meneghetto si riferisce alla promessa di matrimonio tra Nicoletto, figlio di Desiderio, e Zanetta, nipote di Todero, promessa ormai superata dal matrimonio tra Ni- 296 coletto e Cecilia, la cameriera di Marcolina. 5 Signor sì ve la darò: Todero si dice galantuomo ma mantiene la promessa solo perché risparmia la dote. 6 Ma costui grand uomo!: l espressione grand uomo esprime l ammirazione verso la generosità di una persona; in questo ca- so, rivolta (con l enfasi resa dal punto esclamativo) da Marcolina a Todero, che ha appena dimostrato il proprio irriducibile e gretto egoismo, assume un valore ironico: significa infatti l esatto contrario di ciò che afferma. 7 Che il diavolo rovina: è chiaro, a questo punto, che Desiderio imbrogliava Todero.

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento