Gli ultimi anni

Carlo Goldoni Nel 1756, mentre si accende la contesa con Carlo Gozzi (1720-1806), un altro tenace avversario della sua riforma e artefice di favole teatrali fantasiose in cui sopravvivono alcune caratteristiche della commedia dell arte, Goldoni mette in scena a Venezia Il campiello, commedia in versi di ambientazione veneziana, cui seguono altri capolavori, come I rusteghi (1760) e Le baruffe chiozzotte (1762). Gli ultimi anni La fama internazionale La notorietà di Goldoni supera anche le Alpi. Il primo attore della Comédie Italienne (il celebre teatro italiano operante sotto la protezione del re di Francia) lo invita a Parigi, dove è conosciuto e apprezzato, chiedendogli di rinnovare il repertorio della compagnia. Per l autore si tratta di una scelta difficile, ma la necessità di assicurarsi un adeguata collocazione professionale e una rendita su cui contare negli anni della vecchiaia cose che a Venezia non gli vengono garantite lo spinge a partire. La vecchiaia in Francia Nel 1762 Goldoni si trasferisce a Parigi con la moglie e il figlio del fratello. Qui, però, si trova a dover fronteggiare l ostilità degli attori, inclini all improvvisazione e impreparati alla recitazione di testi d autore, e del pubblico francese, abituato a identificare il teatro comico italiano con le maschere fisse e i canovacci della commedia dell arte. Dopo i primi insuccessi, Goldoni ottiene ampi riconoscimenti, sia pure con una produzione lontana dalla sua vena più autentica. In conseguenza del prestigio acquisito, nel 1765 viene chiamato a Versailles in qualità di insegnante di italiano delle figlie di re Luigi XV, incarico ricoperto fino al 1770, quando, ormai cieco da un occhio, ottiene una pensione che gli garantisce una certa tranquillità economica. Nel 1792, durante la Rivoluzione francese, l Assemblea legislativa sopprime tutti gli emolumenti di corte ed egli perde la pensione di quattromila lire annue concessagli nel 1769. Goldoni avanza una supplica e la pensione gli viene restituita, ma la comunicazione è recapitata soltanto il 7 febbraio 1793. Troppo tardi: lo scrittore era morto il giorno prima. il carattere Un genio malinconico Ci si può fare un idea della personalità di Goldoni attraverso un attenta lettura dei Mémoires, dell epistolario e delle prefazioni alle commedie (le Memorie italiane), cercando, nella natura inevitabilmente soggettiva di tali fonti, gli indizi di una realtà spesso mascherata dall autore. Le inquietudini di un borghese insoddisfatto Goldoni eredita dal nonno e dal padre una certa svagatezza, la prodigalità, la passione per il teatro e la propensione ai frequenti spostamenti, dettati non solo dalla neces- sità di seguire le rappresentazioni degli spettacoli, ma anche da un inquietudine interiore, che genera l esigenza di cambiare spesso ambiente. Al tempo stesso, egli sa assumersi responsabilità e impegni, dimostrandosi competente e abile nell esercitare l avvocatura e negli incarichi ricoperti in vari ambiti. Non gli mancano il senso pratico e la caparbietà tipicamente borghesi, con cui affronta le sfide dei teatri rivali; e nemmeno l autoironia: nei Mémoires, per esempio, racconta di aver suscitato imbarazzo per essersi dimenticato di baciare la «sacra pantofola al papa nel congedarsi dopo l udienza. Il genio turbato dalle ansie Le vicende alterne che segnano la sua esistenza sono affrontate dallo scrittore con un profondo coinvolgimento emotivo, alla ricerca di un difficile equilibrio psicologico. Egli soffre di periodiche crisi di ipocondria, e anche gli amori sono spesso fonte di ansie e tribolazioni. In questa situazione, la moglie rappresenta un punto di riferimento sicuro per un uomo inappagato e in cerca di una serenità che non raggiungerà mai definitivamente. 273

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento