I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il Settecento In Toscana, grazie alle relazioni intessute dopo l ingresso nella sezione locale dell Accademia dell Arcadia, si procura una buona clientela: «Lavoravo giorno e notte, avevo più cause di quante ne potessi sostenere , ricorda. Nonostante il gravoso impegno professionale, comunque, egli coglie l occasione offertagli da Antonio Sacchi, famoso attore del tempo e celebrato interprete di Arlecchino, che lo esorta a comporre una commedia tagliata su misura su di lui: scrivendo di notte, nel 1745 Goldoni porta a termine Arlecchino servitore di due padroni, che riscuote grande successo al teatro San Samuele di Venezia. La scrittura a tempo pieno tra successi e frustrazioni Nel 1747, a Livorno, avviene un incontro decisivo per la sua carriera: il capocomico Girolamo Medebach gli propone di tornare a Venezia per lavorare con lui. Goldoni accetta: lascia definitivamente l avvocatura e firma con l impresario un contratto di durata quadriennale, Maurice Sand, Arlecchino, 1860. in cui si impegna a fornire otto commedie all anno da Venezia, Casa di Goldoni. mettere in scena al teatro Sant Angelo. Tra il 1748 e il 1749 vengono rappresentate, tra le altre, La vedova scaltra (1748), La putta onorata (1748), La famiglia dell antiquario (1749). Non mancano momenti di crisi, dovuti ad alcuni insuccessi e alla concorrenza di altri autori, primo fra tutti Pietro Chiari (1712-1785), che è al servizio di un altro teatro veneziano, il San Samuele. Goldoni riesce tuttavia a mantenere il suo pubblico, nella stagione 1750-1751, annunciando la composizione di ben sedici nuove commedie, alcune delle quali costituiranno i più importanti frutti della sua arte: Il teatro comico, La bottega del caffè, I pettegolezzi delle donne. Intanto, però, malgrado la soddisfazione degli spettatori, si incrinano i rapporti con Medebach, che non solo esclude Goldoni dai guadagni di questa produzione supplementare, ma si oppone anche alla pubblicazione delle commedie da parte dell autore, ritenendosene il proprietario e autorizzandone la prima edizione a stampa presso l editore veneziano Giuseppe Bettinelli, nel 1750. Il grande successo e la depressione Scaduto l impegno con Medebach, nel 1753 Goldoni stipula un contratto con il nobile Antonio Vendramin, proprietario del teatro San Luca, impegnandosi anche in questo caso a scrivere otto commedie all anno, a condizioni più favorevoli quanto a libertà d azione e compensi, ma meno soddisfacenti per la qualità della compagnia. Per attirarsi i favori del pubblico, l autore compone anche alcune commedie di ambientazione esotica, che rispondono a una moda del momento. Le gratificazioni ottenute in vari teatri d Italia sono periodicamente turbate dalla depressione che perseguita Goldoni da quando è ragazzo: «Per natura ero allegro, ma, fin dall infanzia, andavo soggetto a certi vapori ipocondriaci e malinconici che offuscavano il mio spirito . Aver riunito nella propria casa la madre, il fratello vedovo e i nipoti non allevia certo le sofferenze. Sempre nel 1756 è insignito dal duca di Parma del titolo di marchese di Felino e gli vengono commissionate tre commedie, grazie alle quali ottiene anche una pensione annua. Più tardi, a Roma, viene accolto con molti onori presso la curia pontificia ed è ricevuto in udienza da papa Clemente XIII. 272

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento