I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il Settecento La struttura del componimento Lo stile neoclassico Un modello per Leopardi Il testo può essere suddiviso in quattro sequenze. Nella notte profonda in cui tutti sembrano assopiti, il protagonista, insonne, balza dal letto e si pone in contemplazio ne della natura, e in particolare delle stelle che luccicano dalle nubi squarciate dal vento (vv. 18). Egli passa poi a meditare sulla caducità dei corpi celesti, chiedendosi retorica mente se un giorno anch essi moriranno (vv. 914). Nella terza sequenza (vv. 1524), la visione dell Orsa Maggiore fa sorgere nel suo animo il ricordo di un altra notte, ben più felice, in cui si era trovato a guardarla seduto accanto alla donna amata. L ultima parte della lirica, infine, è incentrata sui motivi della caduta dell illusione amorosa e del do lore per l assenza della donna (vv. 2533). Le scelte stilistiche Oltre al modello di Goethe, il critico Gianfranco Contini ha individuato in questi ver si di Monti un richiamo a due passi dell Eneide di Virgilio: «Era notte e in terra il sonno avvolgeva gli esseri viventi (III, 147); «Era notte e i corpi stanchi godevano in terra un placido sonno e le selve e il mare si riposavano (IV, 522524). Gli spunti virgiliani so no ripresi e svolti nelle forme solenni del Neoclassicismo: la sintassi è sostenuta (so no frequenti le inversioni*, per esempio), il lessico è prezioso e di ascendenza letteraria, come mostra tra l altro il ricorso a nomi classicomitologici marca distintiva del Neoclassicismo letterario nel grecismo Boote (v. 13). Altro elemento tipicamente neo classico è la diffusa presenza della coppia aggettivonome: iracondo soffio (v. 6); interrotti campi (v. 7); vaghe stelle (v. 9) e così via. A una disposizione classicistica rimanda inoltre, in generale, il trattamento antirea listico dei particolari descrittivi, coerenti con una poesia elevata. La tendenza a evitare termini troppo concreti si traduce nell uso di latinismi (procella, v. 3; deserte, v. 8; amica nel senso di amante , v. 17; Già nel significato di ormai , v. 31), metafore* (i campi del cielo, v. 7; luci per occhi , v. 20), metonimie* (piume per letto , v. 4) e sineddo chi* (fronte per volto , v. 15; ciglia per occhi , v. 33). Questa lirica conferma quanto detto a proposito del ruolo storico di Monti come poe ta di transizione tra il vecchio e il nuovo. Si trova un eco del primo verso, per esempio, nell apertura della Sera del dì di festa di Leopardi: «Dolce e chiara è la notte e senza ven to . Leopardi riprenderà anche il sintagma* nominale vaghe stelle del v. 9 nell incipit del le sue Ricordanze («Vaghe stelle dell Orsa ), mentre l incalzante serie di interrogative dei vv. 2528 tornerà nella sintassi leopardiana nella strofa finale di A Silvia: «Questo è quel mondo? questi / i diletti, l amor, l opre, gli eventi / onde cotanto ragionammo insieme? / Questa la sorte dell umane genti? (vv. 5659). Verso le competenze COMPRENDERE 1 Fai la parafrasi del componimento. ANALIZZARE 2 Individua nel testo iperbati e anastrofi. Quale effetto stilistico ottengono? 3 Illustra il rapporto fra metrica e sintassi. Sono presenti enjambement? Se sì, quali termini mettono in evidenza? In quali parti del testo? Con quali effetti sul ritmo? 240 4 Trova nel componimento alcuni esempi oltre a quelli segnalati nell analisi del testo di lessico aulico e prezioso. INTERPRETARE 5 Descrivi quale stato d animo del poeta traspare dalla lirica.

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento